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 ITALIA - ITALIA - Legalizzare cannabis per fermare clan. Roberto Saviano
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27 ottobre 2019 14:53
 
 "Solo legalizzare le droghe leggere fermerà i clan". Ne è convinto lo scrittore Roberto Saviano che sulle pagine del quotidiano La Repubblica interviene parlando dell'omicidio del 24enne Luca Sacchi. "E' il sangue e solo il sangue che genera attenzione, che pretende azione (per qualche giorno almeno). È una drammatica e sempiterna regola, inviolata sino a ora. Solo il sangue è la madre di tutte le comprensioni: fin quando non lo vedi a terra la mafia non c'è, fin quando non senti lo sparo non percepisci pericolo, se non si innescano le faide non esiste il problema. Il sangue non si può nascondere e quando scorre cosa accade? Accade che si ridimensiona la vicenda", scrive Saviano. Per lo scrittore "con l'omicidio Sacchi il sangue a Roma è tornato a scorrere ma c'è un automatismo innato che si genera sempre dinanzi alle tragedie, cercare elementi per allontanarle da sé". E sottolinea "siamo tutti esposti, nessuno è al sicuro".
Perchè "Roma non ha i morti di Caracas, non è lontanamente paragonabile a San Salvador o Lagos, ma Roma deve smetterla di sentirsi diversa dall'essere una città mangiata dalla corruzione e occupata dai poteri criminali. Prima si rende conto di essere una Capitale mafiosa, prima può forse pensare di trasformarsi". Infine, attacca Saviano, "Roma è luogo di riciclaggio privilegiato degli investimenti del narcotraffico da più di un decennio: elenchi sterminati di ristoranti, pub e gelaterie sequestrati alle cosche. Infinite speculazioni edilizie. Tutti spesso derubricati a fatti episodici, laterali alla vita della città quando ne sono l'essenza stessa, il sistema linfatico dell'economia. Dinanzi a un omicidio come quello dei Colli Albani si usano sempre le solite immagini".
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