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Alitalia. Soldi illeciti dello Stato. Vittoria di Pirro
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27 marzo 2023 15:26
 
 Quello che già si sapeva si è materializzato. L'ultima tranche dei soldi che lo Stato ha prestato ad Alitalia, 400 milioni del 2019, secondo la Commissione europea sono un illecito aiuto di Stato. Che si aggiungono ai 900 prestati nel 2017 già riconosciuti illeciti. La manbassa a suo tempo veniva a singhiozzo giustificata come necessario intervento per tutelare la compagnia: tutti i governi, di qualunque orientamento, vi hanno contribuito con due motivi di fondo, la tutela della compagnia di bandiera e le migliaia di posti di lavoro (indotto incuso) che sarebbero stati cancellati. Ovviamente tutto a detrimento delle casse pubbliche (i contribuenti), senza mai sfiorare politici e manager che ne erano responsabili (1).

Pochissimi, noi tra questi, coloro che a suo tempo chiedevano l'immediata chiusura, richieste tacciate da disfattismo e anti-italianismo.

La decisione della Commissione ha a nostro avviso un difetto: è una voce nel deserto. I soldi per la restituzione non si sa dove potrebbero essere presi visto che sono stati soltanto dissipati, e visto che anche il fondo di 100 milioni che era stato stanziato dallo Stato per rimborsare i biglietti non onorati a causa dei cronici problemi di Az sommati al Covid, sono stati e sono tuttora vento (molti i passeggeri che, scaduti i termini, non si sono visti restituire il dovuto).

Voce nel deserto che si conferma tale anche per il fatto che la Commissione sostiene che questi soldi non possono essere richiesti all’attuale Ita Airways, considerata estranea: una barzelletta visto che questo vettore ha ereditato tutto da Alitalia non pagando nulla.
Prendiamo atto di questa débacle del nostro sistema economico, ed evitiamo qualunque gioia o soddisfazione. Avere ragione senza che i danneggiati abbiano un riconoscimento, è la classica vittoria di Pirro.

1 - Per ricordarsi di cosa parliamo si legga “Una crisi che dura da oltre 20 anni
 
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