testata ADUC
Il cliente è come il maiale: non si butta via niente!
Scarica e stampa il PDF
Articolo 
18 agosto 2005 0:00
 
Pubblichiamo la lettera di un bancario inserita oggi da Beppe Grillo nel suo blog clicca qui. Ancora una testimonianza diretta sul collocamento di prodotti che servono a far guadagnare ottime cifre solo a chi li emette e a chi li vende, mentre al pubblico vengono spacciati come ottime soluzioni di investimento

"Maledetto il 1995!!

Perché? Perche' nel 1995 e' morto mio padre di cancro ed io mi sono fatto assumere in banca al suo posto. Nel giro di 5 anni sono diventato operatore di borsa (come amo definirmi io) o meglio gestore clienti (come ama definirmi la banca). Ed e' da allora, da quel lontano 2000 (ho cominciato la mia carriera di operatore ad aprile 2000, il primo mese in cui i mercati hanno cominciato a crollare - qualcuno quando mi vede si tocca i co.ni) che non vivo il mio lavoro in modo sereno. Sono vessato dal Budget!!!
A volte mi faccio l'esame di coscienza per vedere se sono io eccessivamente critico. In effetti la banca e' un'associazione a scopo di lucro, deve guadagnare e quindi non c'e' niente di male a dare i budget alla propria forza vendite. Quindi ho sempre subito in silenzio, cercando di modificare il mio eccessivo scetticismo nei confronti dei miei diretti superiori. Finche'...
...finche' un bel giorno, durante la consueta riunione settimanale, ci viene dato l'ennesimo budget: bisognava collocare un'obbligazione strutturata indicizzata all'inflazione Europea, epurata dalle variazioni del tabacco, maggiorata di uno spread dello 0,10% (quindi con un rendimento lordo del 2,10%) della durata di cinque anni. Il prezzo era 100%. Il budget era di due milioni di euro da fare in un mese. Commissioni implicite (nascoste al cliente a cui bisognava dire che l'investimento non aveva costi) 4% Up Front.

Mi sono permesso di alzare la mano per far notare che nello stesso periodo i clienti potevano comprare allo stesso prezzo dei titoli di stato al 3,50% con scadenza tre anni, quindi piu' corti, più sicuri e con un rendimento maggiore. Mi e' stato detto che non era mio compito studiare il mercato:
quello era il compito dell'ufficio marketing. E se l'ufficio marketing aveva studiato quell'obbligazione strutturata era perche', dopo lunghe e attente indagini, i clienti non ne potevano fare proprio a meno, le volevano ed erano impazienti di sottoscriverle.

Mi sono subito pentito. Il problema ero io, stupido e ignorante, che non capivo le meravigliose strategie di marketing della mia banca. Cosi', visto che chi teneva la riunione aveva tante cose da insegnarmi, ho rialzato la mano per esporre un altro dubbio e imparare qualcos'altro.

Non capivo infatti perche', se nei manuali di finanzac'e' scritto che un emittente più rischioso deve pagare piu' di un emittente meno rischioso, la strutturata della banca (rating A) rendesse meno dei titoli di Stato (AA-).

Mi e' stato detto che il mio compito era solo quello di collocare l'obbligazione. E basta!! E che se non mi andava bene fare il gestore potevo sempre scegliere un altro incarico. Naturalmente lo stormo di lec..lo annuiva sorridendo...
Giusto per fare una ripicca a questi ultimi, mentre il direttore spiegava il sistema di retrocessione alla filiale delle commissioni occulte - e quindi da non dire ai clienti - e dei benefici al conto economico, ho alzato la mano per la terza volta per dire che, se mi fossi messo dietro a un angolo di una strada con la pistola e avessi rubato 100 ¤ ai clienti al posto di rifilargli 10.000 ¤ di obbligazione strutturata col 4% di costi occulti, in fin dei conti, li avrei fatti risparmiare. Mi hanno fatto un c..o così!!!

Dopo sei mesi ho dovuto cambiare banca! (ne ho scelta una piu' piccola pensando che le cose andassero meglio ma non e' stato cosi' - ma questa e' un'altra storia). Giuro che tutto quello che ho scritto è vero! E in una banca che si rispetti di scenette come quelle sopra ne accadono tutti i giorni.
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS