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Droghe e alcool in Francia: un'indagine comportamentale sui giovani policonsumatori
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13 aprile 2001 0:00
 
Finora le inchieste quantitative hanno avuto il merito di misurarne il consumo ma spesso e' assente una "mappatura" del comportamento che ne motiva l'utilizzo. I giovani "policonsumatori" sono stati oggetto di un'inchiesta qualitativa dell'Istituto di Ricerche Scientifiche sulle Bevande (Ireb). I colloqui individuali condotti con una quarantina di giovani dai 16 ai 25 anni (33% maschi tutti consumatori regolari e provenienti da ambienti differenti) hanno curiosamente presentato una costante: tutti hanno una rappresentazione "calumet della pace" della cannabis, mentre l'alcool, seppur lecito, e' considerato come potenzialmente violento e "addittivo". L'inchiesta ha prodotto quattro profili di consumatori evidenziandone l'assoluta eterogeneita' e la naturalezza del consumo. I giovani TRASGRESSORI utilizzano la cannabis come veicolo di contestazione, mentre l'alcool pare risultare idoneo per i suoi effetti disibinitori. Gli stacanovisti DISCOTESCARI considerano alcool e cannabis parimenti costitutivi delle feste. Classificati come BUONGUSTAI risultano apprezzare un buon Bordeaux come un'erba Pakistana. Definiti GLI ESCLUSI: si tratta di policonsumatori desiderosi di dimenticare i malesseri esistenziali e quindi facile preda dell'abuso, soprattuto alcoolico, mentre la cannabis e' vista come terapia naturale alternativa ai comuni calmanti chimici, fumata spesso da soli.
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