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Inflazione fuori controllo del governo. Non siamo messi male grazie all’Ue
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16 gennaio 2025 11:17
 

Anche se il capo del governo non ha voluto spiegare i motivi (in conferenza stampa di inizio anno) di perché i prezzi energetici aumentano, i dati Istat, a conferma delle stime dell’inflazione dello scorso dicembre 2024, ci aiutano a capire cosa accade: l’inflazione è stabile a +1,3%, stabilità imputabile alla forte discesa dei Beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023), discesa - è bene ricordarlo - non imputabile alle politiche italiane ma europee, da cui dipendiamo e senza le quali saremmo messi molto male.

E allora, cosa non torna? La presidente Meloni in genere è molto loquace per quelli che lei reputa successi della sua politica, ma in questo caso (sempre conferenza stampa inizio anno), non ha proferito commento. Crediamo sia perché i prezzi dei Beni energetici sono in forte calo, mentre al dettaglio è in corso un andamento contrario, e spiegare il fenomeno forse significherebbe mettere a nudo le politiche complessive inflazionistiche del governo che, sempre a differenza di quanto ci viene quotidianamente decantato, non incidono sui prezzi… anzi.

I prezzi sono in crescita, anche se minore rispetto al passato. Crescono le tariffe elettriche del mercato tutelato e il gas domestico (per fortuna bilanciate dal forte calo di carburanti e elettricità mercato libero), Crescono i prodotti alimentari e i prodotti ricreativi e culturali, i trasporti e le abitazioni.

Ma i carburanti, dati inflazionistici in calo, alla pompa sono in crescita, sostanzialmente per gli aumenti in corso del prezzo del barile che, però, prima che arrivino a determinare l’andamento dei prodotti raffinati e distribuiti al dettaglio, ci vuole tempo…. quindi grossisti e dettaglianti aumentano solo perché “in giro” si sa che il petrolio aumenta e, di conseguenza, il consumatore finale non ci farà caso più di tanto.

L’impressione generale è che la politica (e il governo) non sia in grado di controllare e determinare l’andamento dei prezzi, sia dal punto di vista economico che di fiducia/confidenza dei mediatori commerciali. Ognuno fa come crede, i prezzi fluttuano per motivi estranei anche alla comprensione di chi ci governa (il silenzio della Meloni).


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