E’ legge il cosiddetto reato universale di maternità surrogata. Era già reato in Italia, ma ora se si va a farne ricorso all’estero si è criminali anche qui.
L’italia ha per questo nella serata di ieri ottenuto la prima notizia in prima pagina del The New York Times, il quotidiano delle arroganti plutocrazie liberal che vogliono comandare il mondo che così titola: “L'Italia criminalizza la maternità surrogata dall'estero, un duro colpo per le coppie gay e sterili”.
Nel sentire gli interventi dei rappresentanti della maggioranza che ieri in Senato ha approvato la legge, abbiamo capito, che in nome dei diritti della donna, le forze del bene hanno sconfitto quelle del male, che volevano riportare la femmina (considerata al rango di mera riproduttrice) al Medioevo… periodo storico richiamato anche dall’opposizione per qualificare la nuova legge. Chissà cosa ne penserebbe uno storico del periodo…
I diritti della donna richiamati dai partiti Fratelli d‘Italia e Lega, sono ovviamente quelli delle donne più povere che sarebbero costrette a prestare i propri corpi ai ricchi borghesi italiani che le userebberoi per soddisfare il loro egoismo genitoriale. Ci fa piacere che i nostri legislatori si occupino dei diritti delle donne che non sono in Italia (che di questo si tratta, ché le donne potenzialmente locatrici del proprio utero in Italia, già non lo possono fare). Chissà se altrettanto interesse, per esempio, è dedicato ai milioni di donne che nel mondo (e clandestinamente anche in Italia) vengono mutilate del clitoride (infibulazione) perché non possano provare la vergogna del piacere sessuale senza il rischio di riprodursi, piacere ad appannaggio esclusivo del maschio… non ci risultano grandi iniziative legislative vero l’estero della ministra della Famiglia (Roccella, grande sponsor della legge approvata ieri) e dei partiti a lei sodali.
E comunque, una piccola riflessione. Chi va all’estero e affitta un utero, crediamo continuerà a farlo senza dirlo: basterà che il neonato sia riconosciuto dal babbo che ha contribuito col suo seme alla nascita e poi, ovviamente si porta il bimbo dove crede.
Un’ultima piccola riflessione. L’utero che i nostri legislatori dicono aver difeso, non è il loro ma quello di un’altra persona che, pur se i liberi credono che ognuna ne possa disporre come crede, per loro è solo parte di un corpo che hanno stabilito appartenga allo Stato di cui loro credono di essere padroni.
Per chiudere la rappresentazione: ci è venuta in mente una legge approvata di recente in Corea del Sud che, nel nome della lotta alla droga, ha deciso che i suoi cittadini che consumano cannabis all’estero possono essere messi in galera una volta che tornano in patria. E ci è venuta in mente anche la legge italiana che vieta una cosa che non esiste, la carne coltivata ... ma tant’è….
Chissà se vivremo abbastanza a lungo per essere presenti a quando una grande risata ci travolgerà tutti.
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