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 MONDO - MONDO - Mondo. Gli scienziati commentano la nascita di Eva
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Articolo di Cinzia Colosimo e Donatella Poretti
9 gennaio 2003 19:58
 
All'annuncio dato dalla Clonaid e dal gruppo religioso dei Raeliani, della nascita del primo essere umano clonato, il mondo ha reagito in modo brusco e vario.
Per quanto riguarda la comunita' scientifica, l'indignazione deriva dal fatto che l'attenzione adesso e' totalmente focalizzata sulla clonazione riproduttiva, il che puo' mettere a repentaglio le posizioni dei vari Governi su quella terapeutica. "Sono preoccupato, profondamente preoccupato, che questo circo possa danneggiare le prospettive dell'uso medico della clonazione", ha dichiarato Micheal West, presidente della ACT (Advanced Cell Technology).
Sempre dai vertici dell'impresa del Massachusetts, si e' espresso Robert Lanza, vice presidente scientifico, in un'intervista a El Pais il 4 gennaio, secondo il quale la nascita di un bambino clonato che sia opera dei raeliani, che sia di Severino Antinori, o di altri ricercatori che hanno fatto annunci simili, e' di fatto una cosa che sembra accessibile. Nel novembre 2001 la ACT infatti, aveva raggiunto le prime pagine della stampa mondiale con il suo annuncio di avere clonato un embrione umano per ottenere cellule staminali a scopo terapeutico. Viene chiesto a Lanza se e' possibile, o meglio, se e' credibile l'annuncio dei raeliani: "In assenza di un minimo dato scientifico, e' necessario essere scettici, soprattutto se teniamo in considerazione il fatto che i raeliani non presentano nessuna credenziale da un punto di vista della ricerca". E del ginecologo Severino Antinori? "Anche se ha qualche credibilita' maggiore rispetto ai raeliani, e' ugualmente un irresponsabile dal punto di vista scientifico. In tutti i modi, dato che impiantare un embrione clonato di 4-8 cellule puo' funzionare, e anche se e' chiaramente immorale e contrario all'etica scientifica, esiste una possibilita' molto reale che alcuni come i raeliani, Antinori o un altro gruppo di irresponsabili, cloni un bambino in un futuro molto vicino, specialmente se ha le risorse economiche e l'accesso a un numero sufficiente di ovuli umani. Percio' e' sconsigliabile rifiutarsi di prendere sul serio questo tipo di annunci, soprattutto se si tiene conto che noi abbiamo ottenuto embrioni in questa fase (4-8 cellule, ovvero la fase iniziale, prima di quella chiamata blatocisti, che ha gia' piu' di 100 cellule, ndr) solo dopo tre o quattro tentativi, e con una disponibilita' molto scarsa di ovuli". Teme che l'amministrazione Bush possa compiere dei passi verso la proibizione di tutti i tipi di clonazione? "Si', -risponde Lanza- c'e' un'enorme pressione sul Congresso in questo senso. Certamente tutta la societa', dagli scienziati ai politici, e' contraria alla clonazione riproduttiva umana -nessuno vuole avere centinaia di copie di Madonna o di Michael Jordan- pero' sarebbe tragico che una atrocita' come quella dei raeliani riesca ad infangare una linea di ricerca medica che puo' curare milioni di pazienti".
Secondo il Dr. Kenneth Goodman, direttore del Bioethics Program dell'Universita' di Miami, la compagnia Clonaid e' semplicemente "un cortile, un garage della scienza, che ha confuso le idee sui reali benefici di una scienza d'alta qualita'". E il presidente della FASEB (Federation of American Societies for Experimental Biology), Steven L. Teitelbaum, sostiene che i rischi attuali che implicano un processo di clonazione umana, siano sufficienti per proibire questo tipo di procedimento, e "sarebbe una tragedia umana se permettessimo che le azioni irresponsabili di pochi zelanti minino o indeboliscano la crescita del sostegno pubblico alla ricerca sulle cellule staminali, le cui tecniche potrebbero offrire una significativa speranza per milioni di pazienti e per le loro famiglie".
Anche da Cuba arrivano i commenti: clonare esseri umani e' una "follia" e un procedimento "eticamente irresponsabile". Cosi' Carlos Borroto, vicedirettore del Cigb (Centro di Ingegneria Genetica e di Biotecnologia) interviene dalle pagine di Juventud Rebelde: "siamo contrari alla clonazione riproduttiva e non la faremo mai". Cuba ha programmi per la clonazione di bovini e ha laboratori in grado di realizzare la clonazione terapeutica con embrioni umani, anche se dichiara di astenersi anche da questa pratica per ragioni di sicurezza tecnologica. Borroto spiega infatti che la biotecnologia deve essere al servizio della salute e del benessere alimentare e non "per creare mostri per compiacere obbiettivi meschini di qualche milionario". Borroto dubita della vericidita' dell'annuncio dei raeliani "quello che e' certo e' che c'e' un numero sufficiente di folli nel mondo e di irresponsabili che lo potrebbero fare". Contemporaneamente Fidel Ovidio Castro, direttore del programma di clonazione dell'isola caraibica ha chiesto che venga fatta un test indipendente per chiarire la veridicita' della notizia.
Intanto sulla clonazione prende posizione anche Margherita Hack: "Si', di un altro Pasquino se ne sente il bisogno, specie per avere una ricerca scientifica libera, aperta e soprattutto laica". L'astrofisica si rifa' al famoso Pasquino del Risorgimento che sferzava a Roma i grandi potenti. "Non deve esser confusa la clonazione umana con la clonazione a fini terapeutici -ha sottolineato la Hack- sarebbe, infatti, delinquenziale fermare la ricerca sulla sperimentazione delle cellule staminali embrionali da cui si possono ricavare enormi benefici per l'umanita'".
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