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Persa occasione per biobanche private del cordone. Comportamento schizofrenico del ministro Turco
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Articolo di Donatella Poretti
2 agosto 2007 15:34
 
Dispiace dover registrare l'ennesima chiusura del Ministro della Salute, Livia Turco, sulla possibilita' di istituire anche in Italia, come in molti paesi europei (16), biobanche private accreditate e convenzionate per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. 
Lo scorso 27 luglio, durante il Consiglio dei Ministri, e' stato presentato dal Ministro Turco lo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2004/23, grazie alla quale sarebbe stato possibile superare questo divieto. Cosi' non e' stato!
La direttiva, infatti, disciplinando la donazione e la conservazione dei tessuti e delle cellule, in particolare delle cellule staminali del cordone ombelicale, avrebbe permesso anche la nascita di strutture private. Il ministro Turco, pero', nello schema per il recepimento, non ha voluto cogliere questa possibilita'. Questo atteggiamento continua ad essere inspiegabile e a questo punto schizofrenico: la Turco dichiara ai media di essere favorevole alla creazione di istituti privati e negli atti istituzionali fa il contrario, rispondendo evidentemente ad altre logiche di cui ci piacerebbe conoscerne l'origine. 
A nulla e' valsa neanche la posizione del Ministro delle Politiche Europee, Emma Bonino, che durante la discussione di questa mattina ha proposto di ammettere anche in Italia, accanto alle strutture pubbliche, l'apertura di banche private. La posizione della Turco e' prevalsa e per senso di responsabilita' e per non incorrere in una infrazione europea, la Bonino ha firmato lo schema di recepimento, pur non condividendolo. 
Ma non finisce qui! A questo punto il testimone passa alle Commissioni parlamentari che si dovranno esprimere in pareri. 
Accolgo quindi il suggerimento del ministro Bonino e interverro' in sede di commissione Affari Sociali per rivedere la decisione di oggi e per recepire lo spirito della direttiva europea.
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