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BENZINA CARA BENZINA
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Comunicato 
21 maggio 2001 0:00
 

MA NON SI PUO' FARE PROPRIO NULLA OLTRE CHE LE PICCOLE TOPPE?
SAPRA' IL NUOVO GOVERNO DIMINUIRE IL CARICO FISCALE E LIBERALIZZARE DEFINITIVAMENTE IL SETTORE? DALLE PRIME AVVISAGLIE SEMBRA DI NO  

Firenze, 21 Maggio 2001. La benzina sta sfondando il tetto delle 2300 lire al litro, e chi dovrebbe intervenire, anche se e' ancora presto per dire che il nuovo Parlamento e il Governo sono immobili, ci fa registrare alcuni segnali molto negativi.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' quello che uno dei ministri economici in pectore del prossimo Governo, Antonio Marzano, ha fatto sapere in materia, cioe' una proroga dello sconto fiscale di 50 lire. Peggio di cosi' non si poteva, specialmente se lo affianchiamo ad un'altra sortita sempre del prof. Marzano, quella di un nuovo blocco delle tariffe Rc-auto, temporaneo ma pur sempre blocco.
Se queste sono le proposte di chi dice di rifarsi alla reaganomics americana, chissa' cosa proporrebbe chi si dovesse rifare alla socialdemocrazia rumena.
L'occasione c'e', visto che la nuova maggioranza del Parlamento dice di voler dare una grossa spallata alla politica liberalizzatrice del nostro mercato. Si potrebbe, per esempio, portare le tasse sulla benzina dall'attuale 70 al 20% della sola Iva, non come concessione di uno sconto temporaneo, ma come decisione di politica economica su cui far investire le aziende, che non dovrebbero neanche avere tutti quei vincoli che oggi impediscono di vendere la benzina nelle grandi superfici commerciali. Si potrebbe, ancora, vendere l'azienda di Stato Agip-Ip che da sola rappresenta circa il 50% del mercato, condizionandolo e facendolo muovere di fatto come un duopolio con le altre compagnie associate nell'Unione Petrolifera.
Insomma, ci sarebbero molte cose da fare rispetto all'eredita' dei monopoli edificati negli anni ''70 e che, nell'Europa e nel mondo del 2000 sono solo un impedimento per i consumi e per la ricchezza di tutti. Ma se all'orizzonte percepiamo una pedissequa continuita' delle politiche portate avanti fino all'ultimo Governo …. non capiamo perche' la benzina non dovrebbe anche in Italia arrivare ai livelli della vicina Jugoslavia, dove costa piu' di 3500 lire al litro.  
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