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BOMBE A MCDONALD'S IN FRANCIA
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Comunicato 
19 aprile 2000 0:00
 


OGGI IL TERRORISMO ATTACCA LE FORME DI CONSUMO CHE NON GLI SEMBRANO GIUSTE, ED E' INCORAGGIATO DALLE POLITICHE DEI DIVIETI E DEGLI OBBLIGHI ECOLOGICI. COME SEMPRE E' MEGLIO PREVENIRE CHE COMBATTERE, PERCHE' ANCHE IN ITALIA -DOVE IL TERRORISMO NON E' UN FENOMENO ESTRANEO- SI CORRE LO STESSO PERICOLO.

Firenze, 19 Aprile 2000. Il ministro francese degli Interni ha fatto sapere che l'esplosione del McDonald's di stamane presso Dinan (Bretagna), che ha provocato la morte di una persona, e' di origine terroristica.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una notizia che non puo' farci ricordare le manifestazioni di questi giorni a Whasington DC e di alcuni mesi fa a Seattle da parte di coloro che, in nome dei loro principi salutistici, chiedono leggi che li impongano anche agli altri. Ci e' venuto in mente perche', fatti delittuosi come quello della Bretagna, sono la conseguenza della messa in opera di questa politica da parte di gruppi violenti e fanatici che usano l'atto dimostrativo per meglio comunicare la loro opposizione, ma non lo usano correndo pericoli in prima persona (magari con uno sciopero della fame, in cui a rischiare la vita sarebbero solo loro), ma facendo pagare -con la vita, in questo caso- altre persone ignare. E' la logica del terrorismo, lo sappiamo.
E non ci possono non venire in mente gli obblighi e i divieti della politica del nostro ministro dell'Ambiente; in particolare la sua violenta arroganza contro coloro (il Comune di Bologna, per esempio, dove il ministro Ronchi si e' inventato dati sul perdurare dell'inquinamento in quella citta' pur di sminuire e bollare come eretiche le scelte del Sindaco) che non sottostanno integralmente ai suoi "consigli" delle domeniche a piedi. Una politica che, basandosi sul divieto e sull'obbligo piuttosto che sull'informazione e la consapevolezza degli amministrati, incoraggia i piu' fanatici -come nel caso del MacDonald's della Bretagna- a usare i loro metodi violenti.
Il terrorismo -e al ministero degli Interni dovrebbero saperlo- non e' fine a se stesso, ma e' sempre praticato da chi crede di fare del bene alla societa'. Per combatterlo non basta reprimerlo (con tutto cio' che questo significa di pericoloso, per tutti), ma bisogna evitare che nasca.
Il vecchio terrorismo si modellava per creare scintille che modificassero le forme dello Stato e dell'economia in generale. Quello nuovo si basa sul consumo, e sui modelli di comportamento ad esso connessi: la politica sui consumi ha sostituito quella sulle forme dello Stato, anche in chi, esasperato dalla sua incapacita' di comunicare, non trova niente di meglio del terrore.
A nostro avviso, la bomba della Bretagna e' un segnale pericoloso, che da noi non si e' ancora manifestato perche' non e' stato ancora raggiunto il livello di scontro in materia cosi' come in Francia. E siccome l'Italia non e' un Paese estraneo alle logiche del terrorismo, la politica degli obblighi ecologici potrebbe stimolare qualcuno a sentirsi statualmente compreso (legittimato?) nel farlo.
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