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Coronavirus. Prevenzione e organizzazione: questi sconosciuti. Occhio al ‘giorno del vaccino’, quando ci sarà…
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Comunicato di Vincenzo Donvito
4 novembre 2020 11:25
 
  Ci stiamo ancora leccando le ferite del click-day per il bonus mobilità… e forse è il caso di farne tesoro.
Chi ha comprato una bici stimolato dai pressanti appelli di istituzioni e aziende del settore perché poteva avere un forte sconto, a parte i 500mila che ce l’hanno fatta ad inserire i propri dati sul portale ad hoc, resteranno col cerino in mano (1). Il fallimento dei web di Poste e Sielte, in barba alla demagogia sull’Italia Digitale, è stata l’ennesima dimostrazione che non ci siamo proprio, tecnicamente ma anche politicamente. Perché obbligare a fare una coda virtuale invece di accedere subito all’elemosina del bonus? Permane anche nell’Italia Digitale la vittoria del più furbo o del più fortunato. E tutto, per farci sentire anche internazionali e quindi addolcire l’amara pillola, con le magiche parole in lingua inglese: click-day (col risultato di un blackout, che è meglio dire sia stato un knock-out), in un periodo post e pre lockdown.

In attesa di altre paroline inglesi per i prossimi eventi, forse è il caso di prepararsi al “giorno del vaccino”.
Che, a differenza di quanto ci ha detto nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte, non sarà a Natale, ma… più in là. E tanto più in là o in qua che sia, sarebbe opportuno essere pronti.

Si tratterà di distribuire 70 milioni di dosi che per giungere a destinazione avranno bisogno di una catena del freddo a -70 gradi, non i -2/8 gradi (come il frigo di casa) dei vaccini anti-influenzali. E sembra che il nostro Paese non sia attrezzato con una catena del genere, a differenza, per esempio, di quanto fanno in Germania e Belgio per spedizione e somministrazione del vaccino in breve tempo: Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), sentita da un quotidiano (“la più grande sfida logistico-farmaceutica del secolo per non ripetere gli errori delle mascherine bloccate senza certificazione Inail”) ha lanciato l’allarme, confortato anche dall’Anama (Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree).

Siamo consapevoli di essere nelle mani del premier Giuseppe Conte, Roberto Speranza (ministro della Salute), Paola De Micheli (ministra dei Trasporti) e Domenico Arcuri (Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19).
Speriamo facciano tesoro del flop dei click-day.

Note
1- qui i consigli di Aduc per cercare di ottenere giustizia per il crash del web di Poste italiane
 
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