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IL GOVERNO INTERVIENE SULLA CONFISCA DEI MOTORINI, MA SOLO PER DARE PIU' TEMPO AI PREFETTI PER CONFISCARE
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Comunicato 
7 ottobre 2006 0:00
 

Firenze, 7 ottobre 2006. Intervenendo sul Codice della strada, il Governo ha perso un'altra buona occasione per porre rimedio ad una normativa ingiusta e inapplicabile (clicca qui), preoccupandosi solamente di rattopparla. Con il decreto legge del 3 ottobre 2006 n. 262 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2006, sono state infatti introdotte alcune modifiche alla normativa che prevede la confisca dei ciclomotori. Tra queste, viene eliminata la confisca per chi circola con ciclomotori truccati, e viene esteso il fermo amministrativo da 30 a 60 giorni per chi non e' alla guida in posizione corretta, alza la ruota anteriore, o trasporta animali o cose in maniera irregolare.
Poiche' il decreto non e' andato a modificare l'articolo 213 del Codice della Strada che commina la confisca per tutte le violazioni che prevedono il fermo amministrativo, ne consegue che i ciclomotori continueranno ad essere confiscati (eccetto per la circolazione con motorino truccato). L'unica differenza e' che lo sfortunato proprietario che si vede portar via per sempre il proprio mezzo, sara' soggetto a fermo amministrativo per 60 giorni invece di 30, prima che intervenga il provvedimento di confisca. In altre parole, per i proprietari delle due ruote rimane immutato il rischio di confisca.

Ne desumiamo che quello del Governo sia un intervento che mira semplicemente a dare maggior tempo ai Prefetti per confiscare prima della scadenza del fermo amministrativo. Ci sono infatti giunte moltissime segnalazioni di proprietari a cui era scaduto il fermo amministrativo ma a cui le autorita' si rifiutavano (illegittimamente) di restituire i documenti di circolazione in attesa di provvedimento di confisca che tardava ad arrivare.

Pertanto e' ancora urgente modificare l'articolo 213 del Codice della Strada. Ci auguriamo che la commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni voglia prendere in esame al piu' presto la proposta di legge elaborata dall'Aduc e presentata alla Camera dai deputati della Rosa nel Pugno Donatella Poretti, segretaria della commissione Affari sociali, e Marco Beltrandi, vicepresidente della commissione Trasporti: clicca qui
Per gli ex-proprietari di ciclomotori confiscati non resta che fare ricorso al giudice di pace per incostituzionalita':
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