testata ADUC
IMPAZZIMENTI D'AGOSTO E LEGALITA' STRADALE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
8 agosto 2000 0:00
 


PIOGGIA DI PESCI E MULTA AUTOVELOX AD UN CICLISTA
L'ADUC SCRIVE A TUTTI I PREFETTI ITALIANI PERCHE' INVITO I COMUNI AD USARE L'AUTOVELOX NELL'AMBITO DELLA LEGALITA'.

Firenze, 8 Agosto 2000. L'estate che non e' piu' tale, con cambiamenti climatici repentini, tant'e' che sul porto di Great Yarmouth piovono pesci, morti ma ancora freschi, e' il segnale di un impazzimento del pianeta, o meglio dell'Europa e dell'Italia che solo nei discorsi ambientalisti piu' catastrofisti della fine degli anni 70 se ne puo' trovare traccia. Ma e' un impazzimento d'agosto che non colpisce solo il clima, ma, di conseguenza, influisce sui comportamenti umani: nel nostro caso in quelli degli amministratori comunali che, non paghi di tasse federaliste (come le chiama il vezzo dei nuovi gabellieri di Stato) aumentate del 30% negli ultimi 8 anni, hanno trovato nell'autovelox un metodo facile facile per fare soldi, alla faccia della sicurezza degli amministrati e delle loro tasche: non facendo segnalare la presenza delle macchinette e non fermando i contravventori che, cosi' prendono piu' multe, perche' sulla stessa strada ci sono anche piu' autovelox e perche' sempre quella strada la percorrono piu' volte senza sapere, se non dopo mesi, che era in arrivo una multa per l'eccessiva velocita'.
Cosi' interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Aduc.
E cosi' come i pesci britannici ecco la multa autovelox al ciclista di Montecatini Terme che, in discesa, sfrecciava a 62 Km/h e che, a differenza di tutti gli altri che vengono multati con questa macchinetta, e' stato fermato. Il foglietto che arriva a casa dei malcapitati con la dicitura d'ordinanza "per motivi tecnici non e' stato possibile notificare la contravvenzione sul luogo dell'infrazione" (cassata gia' due volte dalla Corte di Cassazione, ma imperante in sfregio alle supreme sentenze), il ciclista non lo ricevera', perche' la volante ha applicato la legge come si deve, anche perche', in caso contrario (le bici sono ancora senza targa) non l'avrebbero notificata mai. Che solerzia! Ridicola come la multa, e tragica come quegli amministratori comunali che fanno i bilanci preventivi con la voce delle multe da elevare per l'anno successivo, e che, per far quadrare bene i numeri, non paghi dei parcheggiatori a cui e' stato riconosciuto il diritto di fare multe (pur non capendo nulla di codice della strada, perche' non hanno nulla che lo certifichi, a differenza di un vigile), si apprestano a chiedere che tale compito sia esteso agli obiettori di coscienza in servizio civile. Chissa' come sara' contenta la Caritas, perche' e' cosi' difesa l'utilita' del servizio civile minacciato dalla fine della coscrizione militare obbligatoria: bella prospettiva!
Questa follia dell'autovelox va fermata: bolidi che violano il codice della strada vengono lasciati a se stessi e al comune pericolo solo perche' queste macchinette sono usate come armi improprie per procacciarsi soldi e non come deterrente dell'alta velocita'.
Ringraziamo le centinaia di migliaia di utenti della strada che, navigando in Internet nel nostro sito ( http://www.aduc.it/SOS/modulo9.html ) hanno trovato il modulo per difendersi da questi abusi, ma non basta per darci forza e visibilita' contro questa strage di legalita'. Per questo abbiamo chiesto anche l'intervento del ministro dei Trasporti, perche' emani una circolare che dimensioni nella legalita' l'azione delle polizie municipali in materia, e facciamo lode al Prefetto di Siena che gia' lo scorso maggio ha emesso una circolare in proposito. Ma non basta. Per questo stiamo scrivendo noi direttamente a tutte le Prefetture d'Italia perche' inviino circolari a tutte le amministrazioni comunali e vigilino meglio sull'applicazione della legge.
Per ora ci teniamo questo pazzo agosto con pesci che piovono e multe autovelox ai ciclisti.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS