LE RESPONSABILITA' DELLO STATO NON POSSONO ESSERE ELUSE E RIMANDATE NEL TEMPO: L'ERRORE E' SOLO SUO E DEVE PAGARE SUBITO!
Firenze, 2 marzo 1999. La frazione Casenuove del Comune di Somma Lombarda e Moncucco del Comune di Lonate Pozzolo dovranno essere evacuate perche' la soglia di rumore del vicino aeroporto di Malpensa, e' oltre i limiti consentiti.
Dire che la storia ha dell'incredibile … e' sicuramente banale, perche' in questa Italia non c'e' mai limite all'impensabile, e non sappiamo cosa ci riservera' il domani. Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. Come possa succedere una cosa del genere? E' facile: l'Italia e' il Paese della cronica mancanza di coordinamento tra chi fa le stesse cose, ed e' il Paese della mancanza di professionalita' in chi viene chiamato a funzioni importanti: in genere la logica non e' relativa alle capacita' dell'individuo, ma all'appartenenza a questa o a quella famiglia partitica, che si deve insediare in tutti i luoghi in cui si sviluppano interessi economici e di potere.
C'e' qualcosa che ci faccia dubitare che' questo metodo non sia stato utilizzato anche per Malpensa? No!
Ed e' anche rafforzato dalle difese del presidente della commissione Trasporti della Camera, on. Ernesto Stajano, che tra i tanti arrampicamenti di specchi s'e' impantanato in uno: "e' una normativa dell'86 quando ancora non esisteva il ministero dell'Ambiente" -ha detto in un'intervista al quotidiano "Il Messaggero". Peccato che la storia politica ed economica non si faccia solo leggendo le date dei decreti -come fa l'on.Stajano- ma anche ricordando i fatti e le circostanze. Infatti e' si' vero che la legge con cui e' stato istituito il ministero dell'Ambiente e' il 349 del 1986, ma e' anche vero che questo ministero esisteva, senza portafoglio, gia' dal 1984! E questo vuol dire che non aveva poteri di spesa, non che non esisteva e che non poteva e doveva essere consultato per i rilievi sui pericoli ambientali di Malpensa 2000! Non solo, ma il Piano Nazionale dei Trasporti e' del 1985, e il ministero esisteva gia'.
Solo questo rilievo, crediamo, sia sufficiente per evitare che questa storia finisca in non sappiamo quale pastoia burocratica, si proceda subito a pagare e spostare chi abita in queste frazioni. Infatti gia' si preannunciano tavoli di decisione con la presenza della Sea, la societa' di gestione, e gia', sempre l'on.Stajano, non da' per scontato che il trasferimento della popolazione sia a carico dello Stato: un procedere molto pericoloso, che tradotto da chi, come noi, vede la questione dalla parte degli utenti dei servizi, significa rimandare il problema a non si sa quando, per concedere poi, per sfinimento, a chi nel frattempo -disperato- non sara' gia' andato via per conto suo, quattro lire.
Il responsabile e' solo lo Stato, che ha dato le concessioni. La Sea non c'entra nulla, perche' e' solo societa' di gestione. Quindi lo Stato paghi subito, e non solo il valore