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MALPENSA: TRAGEDIA NATALE 2000
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Comunicato 
20 marzo 2001 0:00
 


VISTA L'ARROGANZA DELLA SEA CHE IGNORA QUALUNQUE RESPONSABILITA' SCARICANDOLE SU VETTORI AEREI E TOUR OPERATOR, L'ADUC HA PRESENTATO UNA DENUNCIA/ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA PER SEQUESTRO DI PERSONA

Firenze, 20 Marzo 2001. Il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, con l'assistenza dell'avv.Anna Maria Fasulo dello studio legale della stessa associazione, ha presentato una denuncia/esposto alla Procura della Repubblica. Eccone un estratto.
….. dell’episodio verificatosi nei giorni 24/25/26 dicembre 2000 presso l’Aeroporto MALPENSA. PROTAGONISTA LA GRANDE NEVICATA che lo ha paralizzato ed i suoi PROPRIETARI E GESTORI, nello specifico, La Regione Lombardia, La Provincia di Milano ed il Comune di Milano, i tre enti istituzionali proprietari della SEA (Società Esercizio Aeroportuale di Milano).
VITTIME sono le migliaia di persone che (per una Infelice "scelta gestionale" della SEA, in persona del suo amministratore delegato, Giorgio Fossa), non essendo stato chiuso lo scalo al traffico aereo (dando modo ai vettori aerei di organizzare rotte e scali alternativi), venivano trattenute contro la loro volontà, nell’incertezza più totale di poter partire e/o arrivare.
….. Tutto ciò non può certo giustificare quello che può definirsi, nella più blanda delle ipotesi, "soggiorno obbligato" fino a ipotizzare, un vero e proprio "sequestro di persona" determinato dai comportamenti della SEA, rimasta "LATITANTE" anche alle richieste di risarcimento dei danni morali e materiali avanzate dai viaggiatori.
Tra le colpe delle compagnie aeree possono ascriversi certamente la mancanza di informazioni, la carente organizzazione di assistenza in loco e il non aver provveduto a organizzare rotte e partenze da aeroporti alternativi; ma non possiamo non riconoscere che, in particolare per gli scali alternativi, non sono state facilitate dalla Sea, che le ha sempre tenute sospese tra il partire e non-partire, l'apertura e la chiusura di questa o quell'altra pista. …….
Tra le colpe della SEA possono ascriversi: la scelta di tenere aperto lo scalo pur nella consapevolezza di non poter gestire positivamente la situazione di impasse, data anche la mancanza evidente di personale -probabilmente in ferie il giorno di Natale- e data la presenza in tutto l’aeroporto di un solo mezzo per il deice delle ali degli aerei, che ovviamente, non potevano partire senza questo intervento; la mancanza assoluta di segnalazioni e di annunci informativi; i bagagli sparsi dappertutto con i passeggeri alla ricerca del proprio tra un trasportatore e l’altro, e le testimonianze su vari episodi possono continuare (siamo in grado di fornire le lettere di quanti hanno vissuto questo incubo natalizio) ….. in una parola il caos, l’abbandono a se stessi.
Sul nostro sito Internet c'e' parte delle lettere giunte all'Aduc in cui si lamentano questi disservizi. …… sussistano elementi sufficienti per poter intraprendere una seria indagine che approfondisca le responsabilità, anche e soprattutto, sotto il profilo di comportamenti omissivi di quei soggetti deputati non solo a garantire il servizio di volo, ma l’assistenza e la salvaguardia dentro la struttura aeroportuale, delle PERSONE (non solo viaggiatori) che, di fatto privati del diritto di locomozione, sono stati COSTRETTI a permanervi.
L’Aduc si è fatta portavoce dell’interesse diffuso a stimolare queste indagini ed approfondimenti sui comportamenti della SEA, come sopra rappresentata, e che fino ad ora ha "scaricato" ogni responsabilità, ai diversi livelli, alle singole compagnie aeree e ai Tour Operator, rilevandosi indenne da ogni coinvolgimento nella vicenda e, soprattutto, non rispondendo neppure alle richieste concrete di risarcimento per il "disagio" causato. Risarcimento quantificato nella somma di L.50.000 all’ora per ogni ora di soggiorno obbligato per passeggero, più le spese sostenute (documentate) in questo soggiorno.
Per questo rimetto a questa Procura la verifica della sussistenza dei presupposti ed estremi per la rilevanza penale di quanto sopra esposto con invito ad esaminare la cospicua mole di documentazione che allego.
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