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Negozi e Primo Maggio. Ecco perché aperti. Festa del Lavoro che torna
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Comunicato di Vincenzo Donvito
30 aprile 2021 14:54
 
Primo Maggio, festa del Lavoro, motore della società e dell’economia. Cortei, manifestazioni, raduni campestri, tutte iniziative lodevoli e belle. Lavoro sospeso essenzialmente per i dipendenti.
Ma da quando c’è pandemia il lavoro è un miraggio per chi non è un pubblico dipendente o non lavora in aziende dei settori di beni di primaria necessità.
In questi giorni si stanno riaprendo lentamente gli esercizi commerciali, le strutture turistiche e tante altre attività penalizzate dal lockdown e… quale migliore occasione per essere aperti quando tutti quei dipendenti pubblici e privati sono invece in vacanza e possono spendere? Festa del lavoro, per l’appunto. Lavoro che torna.
E invece?
I sindacati inalberati perché in diversi lavoreranno. “Il Primo Maggio è Santo e non si tocca”. Può anche darsi, ma che vuol dire “santo”? Rispondente ad una ideologia del passato quando le feste comandate erano occasione di svago. Ma oggi lo “svago” è stato anche troppo per chi ha dovuto stare chiuso per pandemia, e lo SVAGO non può che essere quello di poter tornare a lavorare. Ecco, questa è oggi la Festa del Lavoro. La Festa del Lavoro che torna!
Ma alcuni continuano a non capire e frappongono la loro sacrale ideologia al diritto al lavoro. Facciamone tesoro.
 
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