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POLIZZA CASALINGHE
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Comunicato 
14 settembre 2000 0:00
 


UN REGALO DI 13 MILIARDI E MEZZO PER UN'ASSICURAZIONE CHE SERVIRA' SOLO A DARE SOLDI AL CARROZZONE DELL'INAIL

Firenze, 14 Settembre 2000. Il ministro delle Finanze ha firmato l'ultimo decreto attuativo per la polizza infortuni obbligatoria delle casalinghe. Dal prossimo marzo 2001 il provvedimento sara' esecutivo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Questo significa che le casalinghe dovranno regalare allo Stato/Inail 13 miliardi e mezzo di lire per dei vantaggi praticamente inesistenti. Infatti si calcola che siano 7 milioni le casalinghe (stime Federcasalinghe), e di queste 1 milione e 600 mila dovrebbero non pagare perche' rientrano nella cosiddetta soglia di poverta'. Questa assicurazione coprira' solo quegli infortuni che avranno provocato danni di inabilita' superiori al 33% e, comunque, non in caso di morte: una percentuale altissima, ben lontana dai numerosissimi piccoli infortuni che, quotidianamente, compromettono la continuita' della propria attivita'. Non solo, ma siccome la legge prevede che l'attivita' casalinga, per essere riconosciuta tale, deve essere prioritaria, come saranno tutelati coloro che, casalinghe/casalinghi, dopo o prima del lavoro, si infortunassero … e che ci sembra la maggiorparte delle persone che svolgono un lavoro domestico?
Cio' che la rende ancor piu' odiosa, classificandola a buon diritto nell'ambito delle gabelle, e' poi il fatto che sia obbligatoria. L'Autorita', come controllera' che tutti siano in regola? Mandera' degli ispettori a bussare nelle nostre case, interrogando chi apre la porta per sapere se sta sciaquando l'insalata a tempo pieno o a tempo parziale? Una prospettiva incoraggiante.
Infine il regalo dello Stato a chi e' "povero". Perche' non succede altrettanto per altre assicurazioni obbligatorie, tipo la Rc-auto? Forse le casalinghe sono piu' "sociali" dell'automobilista?
Non sappiamo quale concezione dell'economia e dello Stato sia alla base di questa mostruosita' varata oggi definitivamente, ma -ricordando che comunque il lavoro domestico non e' riconosciuto da alcuna legge- ci chiediamo perche', nella stessa logica, non debbano essere obbligatoriamente assicurati i pedoni, i ragazzi che vanno a scuola; situazioni, cioe', in cui la possibilita' di incidenti e' piu' ampia. La risposta e' che forse la lobbie della Federcasalinghe esiste ed e' forte, mentre non c'e' quella dei pedoni e degli studenti che vanno a scuola, ma anche se cio' fosse vero, la Federcasalinghe e' proprio sicura che le persone che intende proteggere siano contente di dover pagare questa inutile e obbligatoria gabella?
Siamo in presenza di una legge stupida, bizantina e discriminante, di cui proprio non si sentiva la mancanza, che viene imposta all'amministrato solo per il diritto di essere un soggetto civico.
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