Una sentenza di Cassazione (19161/2014) ci ha dato ragione nel sostenere che il sistema operativo Windows non e' parte integrante del pc, e quindi
ha ordinato ad HP di rimborsarci quanto pagato in merito. Sentenza che conclude un iter che avevamo intrapreso nel 2005 ricorrendo al giudice di pace
che ci aveva dato ragione nel 2007; HP aveva impugnato la sentenza in Appello, e nel 2010
la ragione ci era stata ancora riconosciuta; nel frattempo avevamo fatto ricorso anche all'Antitrust,
che anch'esso aveva riconosciuto le nostre ragioni come valide.
Ora il punto fermo messo con la sentenza di Cassazione apre le porte ad una valanga di ricorsi che potrebbero essere accolti dai produttori di pc anche dopo la prima raccomandata A/R in cui si intima il rimborso e, nel caso cio' non dovesse accadere, l'eventuale iter giudiziario che consigliamo sarebbe piu' facile.
Per cui, consigliamo di procedere subito con una messa in mora, tramite raccomandata A/R, al produttore del proprio pc (o altro supporto in cui si trova sempre gia' installato un software Microsoft che non si vuole utilizzare).
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