testata ADUC
Incidenti stradali. Bentornati!
Scarica e stampa il PDF
Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
26 luglio 2022 16:06
 
 Fisiologici? Sembra di sì, come l’aria che respiriamo e l’odio che proviamo per il vicino condòmino. Sono gli incidenti stradali. L’Istat – dati 2021 rispetto al 2020 – ci fa sapere che i morti sono +20%, i feriti +28,26% e gli incidenti +28,4%, anche se meno rispetto al 2019, dove però il covid non c’era e in casa ci si stava lo stretto indispensabile.

I tempi cambiano e ci sono le “new entry”. I monopattini elettrici, con la loro coda di incidenti e feriti (nonostante il casco obbligatorio per minorenni) quasi quadruplicati (da 500 a 2.000), mentre i morti sono “solo” 9. C’è da ricordare che i monopattini elettrici sono considerati dall’Istat solo dal 2020, per cui non sono possibili confronti… che sarebbero difficili anche perché prima del 2020 questi mezzi erano solo per alcuni raffinati.

Una strage, a nostro avviso, perché non abbiamo nessuna intenzione di adeguarci al fatto che fisiologicamente ci debbano essere incidenti stradali, feriti e morti… visto che fisiologicamente – più di prima – i mezzi con cui circoliamo sono più sicuri di quelli precedenti, l’attenzione della pubblica amministrazione al rispetto del codice è maggiore… forse a scuola ci fanno meno lezioni sul codice… ma è certo che le politiche di prevenzione delle amministrazioni sono scarse: i Comuni sembrano più interessati a meglio multare chi infrange piuttosto che a prevenire le infrazioni. Se chiedete a qualunque assessore, garantito che vi dice il contrario, ma di fatto la politica di prevenzione preferita è quella di maggiori e più puntuali multe… così secondo loro l’automobilista dovrebbe spaventarsi; ma non hanno considerato, per esempio, che nei Paesi in cui per bloccare maggiore delinquenza si costruiscono più carceri e quindi si acutizzano le pene, in questi Paesi (come, per esempio, Usa e Russia) la delinquenza cresce invece di diminuire. La politica del “manganello” quindi non funziona, ma loro amministratori, imperterriti, la applicano sempre con maggiore rigore. I risultati sono questi.
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
Pubblicato in:
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS