Il Canton Ticino funge da porta d'ingresso per la cocaina introdotta di contrabbando in Svizzera, spesso a piedi, in auto o persino con un drone. Il commercio è dominato da spacciatori albanesi e si è diffuso a tutti i livelli della società.
La Svizzera è un noto hub per il traffico internazionale di cocaina e la vicinanza del Canton Ticino al confine lo rende un punto di ingresso per la droga.
L'emittente pubblica svizzera RSI ha indagato sulle principali rotte del contrabbando.
Secondo un ex spacciatore, la cocaina viene introdotta di contrabbando nel Canton Ticino utilizzando vari metodi, tra cui droni capaci di trasportare fino a mezzo chilo.
Il capo della polizia del Canton Ticino, Paolo Lopa, afferma che gli spacciatori albanesi dominano il mercato, lavorando con gli spacciatori locali. Coloro che consegnano la droga sono chiamati "cavallini". Nel 2023, le autorità hanno sequestrato 28,2 chilogrammi di cocaina, ma questo rappresenta solo una frazione della quantità in circolazione,
secondo RSI.
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