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 ITALIA - ITALIA - Lo Spid va in pensione?
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11 marzo 2025 9:11
 
La scorsa settimana, il governo ha stanziato 40 milioni di euro per garantire la sopravvivenza di SPID, almeno fino al prossimo anno. Una somma che serve a finanziare l’attività dei 12 provider al momento impegnati sul progetto, quelli che forniscono ai cittadini le credenziali per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. E poi, cosa accadrà nel 2026?

Il futuro dell’identità digitale senza SPID?
L’ipotesi di un addio non è da escludere. Dopotutto, la volontà dell’esecutivo è nota già da tempo e ribadita in più occasioni dai suoi esponenti: rimpiazzare il sistema con CIE (carta di identità elettronica), contando sulla diffusione ormai capillare del nuovo documento.

La decisione potrebbe essere giustificata dai suoi responsabili con la volontà di eliminare uno strumento nel nome dell’ottimizzazione, per tagliare una spesa ed efficientare così la cosa pubblica. Al netto di valutazioni e pareri personali, sempre legittimi, nell’eventualità che un simile scenario possa arrivare a concretizzarsi, ci sarà una questione da affrontare ben più ostica rispetto a quella economica: come lo spiegheremo ai cittadini?
C’è una fetta di utenza che ha faticato e non poco a prendere confidenza con SPID e che, fattore non meno importante, ha pagato per entrare in possesso delle credenziali o sta continuando a farlo per mantenerle attive.

In che modo, chi di dovere, motiverà la scelta di rendere obsoleto il sistema a chi, per anni, se l’è visto imporre in modo quasi forzato? Pensiamo ad esempio a servizi come quelli di INPS o dell’Agenzia delle Entrate, che di fatto lo hanno reso un obbligo, abbandonando i metodi di un tempo per spingere in questa direzione. Ci sarà da lavorare anche su questo aspetto, il suo impatto non potrà essere sottovalutato o addirittura ignorato.

40 milioni di SPID, 51 milioni di CIE
Stando ai numeri ufficiali, oggi sono quasi 40 milioni le identità SPID rilasciate, con una crescita costante fatta registrare da fine 2016 a oggi. È merito delle campagne di informazione e di sensibilizzazione messe in campo, promuovendone l’adozione nel nome di una svolta di cui avremmo beneficiato tutti. Il volume di CIE emesse è invece a ridosso dei 51 milioni.

(Puntoinformatico.it)

 
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