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Alta Moda per cani e gatti
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Articolo di Redazione
29 giugno 2022 9:11
 
Cucce e collari di tutte le forme e dimensioni, trasportini, pettorine, ciotole di porcellana. Tutto firmato Gucci, che ha da poco lanciato una nuova collezione interamente dedicata agli animali domestici. Una linea pensata allo scopo di coccolarli e renderli più chic, attraverso capi di alta moda che non mettono in secondo piano gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale. Del resto, cani e gatti fanno parte a pieno titolo della nostra vita quotidiana, sono i nostri più fidati e onnipresenti compagni, e a maggior ragione hanno padroni sempre più esigenti e attenti al loro stile.

Ce n‘è per tutti i gusti, dal look più aggressivo e appariscente alla serie in pelle con la fibbia dorata. Per i cuccioli da città più raffinati ci sono pullover di cachemire o t-shirt di cotone, per quelli più vivaci maglioni decorati con fragole o cavolfiori, in misto lana grezza e morbidissimi al tatto. Non mancano le targhette, i porta sacchetti, i lettini decorati con l‘iconica G di Gucci, tappetini a stampa Herbarium e copri ciotola con cupola argentata e il manico a forma di pera, fragola o zucca. Gli articoli sono tutti in poliestere riciclato, cotone riciclato e Demetra, il materiale che il brand ha presentato dopo due anni di ricerca, realizzato con materie prime ecosostenibili e fonti di energia rinnovabili.

La posizione della maison nei confronti delle tematiche ambientali è ormai ben chiara, così come è noto il suo impegno nel rinnovo dei tessuti di tutto il mondo della moda. Il business nei confronti degli accessori per cani e gatti ha conosciuto una crescita vertiginosa negli ultimi due anni. Dal 2019 sono sempre di più le case di moda che si lanciano in questo tipo di collezione: da Celine a Versace, passando per Prada, Miu Miu, Sunnei, Moschino. Stando alle stime riportate dal magazine specializzato Artful Living, il mercato globale degli accessori e degli abiti per cani passerà dai 9,7 miliardi di dollari del 2020 ai 16,6 del 2028. 

(Benedetta Barone su Linkiesta del 29/06/2022)
 
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