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Asili nido e incrementi demografici. Far vivere meglio quelli che ci sono?
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30 dicembre 2024 12:12
 

Dati Cnel sugli asili nido pubblici 2023. Copertura media al 16,4%. Regioni come Toscana ed Emilia Romagna con province anche al di sopra del 30% e due province come Catanzaro e Caserta sotto il 2%. Siccome non è una gara, non c’è da gioire nè per il 30 e figuriamoci per il due per cento.

I  Dati Cnel vanno letti anche considerando quelli di Openpolis che, per il 2022, fa sapere che in media, considerati anche i servizi privati, ci sono 30 posti ogni 100 bimbi.

Poi ci sono i dati Istat che, per l’anno educativo 2022/2023, sono vicini a quelli di Openpolis. 

Tutti questi dati ruotano intorno all'obiettivo fissato dal Consiglio Europeo nel 2002 a Barcellona (4) di almeno il 33% di bambini in asili nido entro il 2030.
Insomma, coi dati del Cnel di oggi fotografiamo una domanda che, per l'obiettivo del 33%, quasi al 50% è soddisfatta coi servizi pubblici, mentre si avvicina ai livelli europei minimi solo grazie ai servizi privati.

Ma stiamo parlando - bene che vada - del 33%, e gli altri 67% di bimbi? A casa, quasi tutti con nonne/i e mamme, dove per queste ultime non facciamo finta di stupirci se sono solo una decina di milioni quelle che lavorano, rappresentando il 42,1% del totale degli occupati, anche se le donne sono più del 51% della popolazione complessiva.

In questo contesto, tra i fiori all’occhiello della nostra legge di bilancio 2025 ci sono i bonus per convincere le donne a fare più figli, nell’ambito di una più generale politica di lotta alla denatalità…. ovviamente quella italiana, ché a livello mondiale l’andamento della natalità è in esplosione e questo provoca molti dissesti geopolitici e naturali alimentando in modo massiccio le migrazioni… ma queste realtà sembra che siano veleno per i politici delle nostre leggi di bilancio, interessati solo a far fare figli per una patria che non esiste se non nelle loro teste.

Ci domandiamo se non sia più razionale e umano che i soldi delle nostre finanziarie siano dedicati, invece che a bonus per donne che nonostante questo continuano a fare meno figli, a far stare meglio (più asili nido nel nostro caso) i bimbi, le donne e le famiglie con figli che decidono di fare. 

Il dato che la copertura media degli asili pubblici oggi sia al 16,4% è drammatico, e che nonostante quelli privati non si arriva al 30%... vorrà pur significare qualcosa. Ma forse noi ragioniamo senza ideologie e propagande, con una logica di servizio che sembra estranea, in particolare al governo in carica ma rilevando che il governo Meloni non ha fatto altro, in merito, che continuare le politiche allarmistiche contro la denatalità anche dei governi precedenti.


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