“Dopo tanto tuonare ecco che arriva la pioggia… che però, sfiorati i muri delle case mettendoli un pochino a nuovo, appena tocca terra… evapora”.
Abbiamo forgiato questo “motivetto” per spiegare cosa sia e a cosa serva la delibera del Comune di Firenze allo stop per le keybox, quei contenitori sui muri dei palazzi, accessibili con un codice che contengono le chiavi degli appartamenti in affitto per brevi periodi.
Al momento è questa la risposta del Comune al dilagare di questi affitti, situazione che ha svuotato il centro storico ed ha fatto impazzire verso l’alto il mercato degli affitti non a breve termine.
Un provvedimento per cominciare a regolare il turismo in modo che non degradi nella forma over? Macchè! Un tocco di estetica per rendere più presentabili e, a loro modo, meglio vendibili i patrimoni murari della capitale del Rinascimento. Con una ricaduta altamente probabile di incremento dell’overtourism che, per dare le chiavi ai turisti “mordi e fuggi qualche giorno” troverà altri sistemi per consegnare le stesse. Punto e a capo, si continua come prima.
Questa è la prima risposta dell’amministrazione fiorentina al forum del turismo dei giorni scorsi e alla vigilia dell’incontro del G7: noi siamo esperti di estetica! Che non è poco, per carità, ma non è ciò che serve per invertire la distruzione di Firenze e l’inversione della sua trasformazione in Disneyland del Rinascimento.
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