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AUMENTA LA TASSA DEL DIRITTO DI IMBARCO
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Comunicato 
6 novembre 1998 0:00
 


Roma, 6.11.98. Zitto zitto il Ministro dei trasporti ha aumentato la tassa per il "diritto di imbarco". Il decreto e' pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 27 ottobre e prevede un aumento della tassa per i voli internazionali da 15.154 a 15.500 lire e per i voli interni da 5.919 a 7000 lire (+16%). La tassa e' naturalmente a carico del passeggero, esclusi i bambini di due anni (forse perche' sono portati in braccio) ed e' ridotta alla meta' per quelli fino a 12 anni (forse perche' pesano di meno di un adulto).
Per il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, si tratta di una tassa del tutto incomprensibile che frutta allo Stato qualcosa come 500 miliardi l'anno. La tassa era prevista per i soli voli internazionali, da una legge del 1976, ed e' stata successivamente estesa ai voli nazionali nel 1985.
Insomma e' come se si pagasse una tassa, oltre al biglietto, per prendere l'autobus, il treno o il taxi. Ma lo Stato non riscuote gia' per le concessioni alle societa' aeroportuali?
Al Ministro dei trasporti (si fa per dire, vista la situazione), chiediamo la abolizione
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