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COMMERCIO ELETTRONICO
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Comunicato 
5 novembre 1998 0:00
 

IN ARRIVO LE REGOLE UE: PRIMI PASSI PER IMBRIGLIARE INTERNET.

Firenze, 5 Novembre 1998. Il prossimo 11 Novembre la Commissione europea dovrebbe adottare una direttiva per un disciplina sul commercio elettronico, che prevede una serie di regole per individuare la responsabilita' di chi vende e di chi acquista.
Interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
"Non capiamo perche' per il commercio elettronico occorrano delle regole diverse da quelle del commercio effettuato con altri mezzi, perche' siamo in presenza di un classico commercio per corrispondenza, che ha gia' regole, anche eccessive se pensiamo ai recenti provvedimenti sulla privacy che rendono piu' difficile la vita a tutti.
Che bisogno c'e' di scrivere cose scontate, e per di piu' gia' stabilite? E' evidente che siamo in presenza di qualcosa di diverso che mira ben oltre il ribadire quanto gia' le norme delle Comunita' dicono in tutti i campi, come, per esempio, che le regole di riferimento sono quelle dove ha sede legale la ditta da cui si acquista un prodotto o un servizio; forse per il commercio non elettronico e' diverso?
Ci sono due "scuole" a confronto, e in sede di incontri internazionali gia' se ne e' parlato, come nello scorso settembre in un convegno a Parigi: c'e' quella che vuole ad ogni costo trovare delle regole per Internet, e quella che sostiene che l'unica regola puo' essere l'autodisciplina. La prima posizione e' caldeggiata dalla burocrazia Ue e degli Stati membri, la seconda e' conosciuta come posizione del vice-presidente Usa Al Gore, perche' non e' ancora quella ufficiale dell'Amministrazione Clinton che, comunque, ha incaricato il suo vice-presidente per stendere il piano per l'autostrada telematica.
Quello che la Commissione dovrebbe decidere il prossimo 11 novembre, crediamo sia la prima pietra di un palazzo/prigione in cui l'euroburocrazia vorrebbe rinchiudere il potenziale di liberta' civica ed economica che Internet rappresenta. Gia' a luglio la Commissione aveva fatto le prove generali con l'approvazione di una serie di inutili norme conosciute come "anti-pedolfile", non aggiungendo niente a quanto gia' le norme di un singolo Stato possano prevedere per atti di violenza verso minori e/o adulti, ma con il risultato di demonizzare la comunicazione via Internet come quella che, per eccellenza, usa chi fa violenza ai minori (ah! Se i telefoni potessero parlare ……).
Ora ci risiamo con il commercio, con la pubblicita' in generale, e quella di avvocati e notai in particolare, dove si dice tutto per non dire niente. Ma qualcosa rimane, ed e' l'aspetto piu' pericoloso: Internet va controllata, perche' altrimenti sara' sempre di piu' il contenitore di informazioni per cittadini utenti e consumatori consapevoli individualmente dei loro diritti e doveri; e questa consapevolezza, in Commissione come nei ministeri dei singoli Stai membri, probabilmente temono che potrebbe mettere in evidenza l'inutilita' -e quindi lo spreco di denaro pubblico- di alcune delle cose che fanno e di alcune strutture che, di conseguenza, vengono create: e qui ci riferiamo al gran da fare per istituzionalizzare e controllare tutto, anche cio' che potrebbe essere
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