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ENEL PRIVATIZZATA, MERCATO LIBERO?
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Comunicato 
10 novembre 1998 0:00
 

I CONSUMATORI ASSISTONO DISTACCATI A COSE CHE NON LI RIGUARDANO, E CHE VENGONO FATTE SULLA LORO TESTA E NELLE LORO TASCHE.
L'ENEL COSA PROPONE AI CONSUMATORI?

Firenze, 10 Novembre 1998. La proposta Bersani per la privatizzazione dell'Enel sta per arrivare in dirittura d'arrivo.
Interviene l'Aduc per voce del suo presidente nazionale, Vincenzo Donvito:
Come sempre c'e' un grande assente in tutta questa vicenda, l'utente del servizio e il consumatore di energia. E non potrebbe essere altrimenti visto il livello di intervento che il Governo proporra' agli organismi legislativi: passaggio di poteri, con la creazione di soggetti ad hoc -ben controllati e addomesticati- per la distribuzione degli incarichi, decisi dallo Stato. I suggerimenti dell'Antitrust rimarranno carta inutilizzata, perche' -pur nella sue osservazioni tutte interne al solo concetto di privatizzazione, e non certo di liberalizzazione- comunque turbavano i nuovi equilibri; che poi, tanto nuovi non sono, perche' e' lo stesso potere che disegna in modo diverso, solo perche' la scadenza del 19 febbraio imposta dall'Ue, sia rispettata: le sostanze, invece, sono estranee.
Utenti e consumatori assenti, non tanto perche' non sono state sentite le loro organizzazioni (confermiamo -come gia' in altre occasioni- che qualunque rappresentanza in sede istituzionale, sarebbe stata puramente velleitaria), ma perche' e' assente una strategia di attenzione alle loro esigenze. E, visto che sono coloro che pagano, non ci sembrano secondari. Il motivo e' il solito: fintanto che utenti e consumatori continueranno ad essere tali perche' obbligati -e specialmente per una fornitura di un bene primario ed essenziale come l'energia- il livello di attenzione del governante e del legislatore sara' sempre scarso, se non inesistente; la mancanza di potere contrattuale genera questa situazione. Un concetto piu' ampio si conferma: la liberta' nessuno la concede, ma va sempre conquistata; anche e soprattutto quella economica.
Siamo portati a pensare in questo modo, perche' la gestione Enel ha fatto lievitare i costi solo ed esclusivamente per la sua incapacita' di razionalita', oculatezza e attenzione all'utenza. L'alternativa che ci viene proposta oggi e', sotto il nostro punto di vista, la continuita'. A questo punto domandiamo all'Enel: visto che state tanto scalpitando contro lo smembramento del vostro monopolio, cos'e' che ci proponete per preferirvi, cosa ci promettete per farci essere vostri partigiani? Fino ad oggi le bollette sono lievitate grazie ad impianti che erano efficienti al 38%; avete numeri diversi da proporci, e con quali strategie, e quali rischi d'impresa? Siete disponibili a rischiare sui vostri stessi stipendi, e sulla vostra pax-sindacale, per venire incontro all'utenza? Per ora non abbiamo visto niente del genere, e per questo abbiamo parteggiato per le osservazioni dell'Antitrust che facevano intravedere una possibilita' di ritoccare verso il basso le bollette. Ma anche questa opportunita' e' svanita. Se non ci direte niente, non vediamo perche' dovremmo esservi riconoscenti: state solo organizzandovi meglio a continuare a fornire un disservizio che continueremo ad
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