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EPIDEMIA INFLUENZA
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Comunicato 
12 gennaio 2000 0:00
 


IL VACCINO E' GRATIS, MA NON PER TUTTI, COME NON E' GRATIS LA CODA ALL'ASL PER FARSELO PRESCIVERE. LA PREVENZIONE STA AFFOGANDO IN UN MARE DI BUROCRAZIA.

Firenze, 12 gennaio 2000. Il vaccino contro l'influenza e' gratis. Ce lo ricorda il ministro della Sanita', invitando tutti gli italiani a farvi ricorso.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ma c'e' qualcosa che il ministro non dice, ed e' qualcosa molto importante: che e' gratis solo per le persone con piu' di 65 anni e le categorie a rischio, e che questi ultimi per averlo gratis devono farselo prescrivere dal medico di famiglia (sfidiamo chiunque a trovarne uno che abbia ancora le scorte disponibili) o dall'Asl, con tanto di coda e tempo per farla, che sono tutt'altro che gratis.
Per tutti gli altri non resta che andare dal farmacista con la ricetta del medico e pagare; successivamente, conservando scontrino, ricetta e bollino della confezione, potra' includere questo costo nella voce "spese sanitarie" della denuncia dei redditi (ovviamente questo vale solo per chi fa questa denuncia) nella misura della detrazione d'imposta che gli spetta, e quindi non sara' mai gratis.
Allora c'e' qualcosa che non funziona in questa macchina sanitaria che, a detta del ministro, sarebbe pronta per affrontare le emergenze, e troverebbe ostacoli solo nella poca disponibilita' dei medici.
Associandoci alle richieste di mutualizzazione di farmaci che, con il principio attivo del Zanamivir, sono in grado di stroncare il virus dell'influenza sul nascere, non possiamo rilevare che, come sempre, prevenire e' meglio che combattere: la disponibilita' diffusa del vaccino e' sicuramente la forma piu' semplice di prevenzione: ma se questa disponibilita' e' affogata dal mare della burocrazia, e' troppo facile dare la colpa ai medici. Ci sentiamo a disagio nel difendere la corporazione dei medici, ma questa volta dobbiamo proprio farlo, perche' il ministro la sta trasformando in una sorta di capro espiatorio, per coprire le sue deficienze strutturali.
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