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FS E CORRUZIONE
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Comunicato 
2 aprile 1998 0:00
 

COMUNICATO STAMPADELL'ADUC

CORRUZIONE DELL'AZIENDA FS: E' LA REGOLA. LA DENUNCIA DEL FONDATORE DEI COMU, EZIO GALLORI, E' SOLO LA PUNTA DELL'ICEBERG.
ALCUNE STORIE CHE ACCADONO ALLE ASSOCIAZIONI DI UTENTI E CONSUMATORI COME L'ADUC.

Firenze, 2 Aprile 1998. In seguito alla denuncia pubblica di Ezio Gallori, fondatore dei Comu delle Fs, di un tentativo di corruzione nei suoi confronti operato dall'allora amministratore Necci promettendogli un posto di alto dirigente in cambio di un assenso al licenziamento di tremila macchinisti per far posto ai servizi di un'azienda non estranea agli intrighi che proprpio in questi giorni la magistratura sta mettendo a nudo, l'Aduc, per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito, e' cosi' intervenuta:
C'e' poco da stupirsi, non solo perche' siamo di fronte a storie di ordinaria amministrazione del bene pubblico, ma perche' e' proprio un metodo consolidato, che si e' messo in movimento anche nei nostri confronti, e a cui sottostanno abitualmente quasi tutte le associazioni di utenti e consumatori.
Cio' che ci e' successo e' meno smaccato di quanto accaduto a Ezio Gallori, ma fa parte della stessa logica. Dopo il deposito di alcune denunce contro l'azienda Fs e il lancio del telefono "Binario Zero" per le denunce del disservizio quotidiano, da parte delle Fs ci e' stato proposto di far parte di un "Forum sulla qualita' dei servizi ferroviari" insieme ad altre associazioni di utenti per meglio redimere tutte le questioni. Lette le carte che ci sono state inviate, ne abbiamo dedotto che era una cosa completamene inutile, che serviva solo ad ingabbiare chi aveva rimostranze da fare e a dare qualche prebenda grazie a incontri dove, con il coltello dalla parte del manico, chi decideva alla fine era sempre l'azienda Fs. Purtroppo le piu' importanti associazioni di utenti e consumatori fanno parte di questa sorta di consulta, e i risultati della loro presenza sono sotto gli occhi di ogni utente: zero ..... per non essere cattivi.
E' lo stesso metodo che hanno anche alla Telecom (e si puo' verificare nelle pagine dell'avanti-elenco): hanno creato una commissione di arbitrato dove alla fine, se l'utente non e' soddisfatto, non ha altro che la magistratura ordinaria; e comunque le associazioni, per la loro mediazione, ne traggono un profitto, quantomeno dal fatto che un utente per far valere un suo diritto deve iscriversi -e pagare una quota- a chi fa da
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