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GR PARLAMENTO FUORILEGGE
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Comunicato 
15 aprile 1998 0:00
 

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Gr Parlamento o Quarta Rete?
LA RAI E' FUORILEGGE E USA I SOLDI PUBBLICI ILLEGALMENTE
L'ADUC ALLA MAGISTRATURA: BLOCCARE LA FLAGRANZA DI REATO

Firenze, 15 Aprile 1998. Questa mattina il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, ha depositato la seguente denuncia presso la Procura della Repubblica.
Dallo scorso 12 febbraio, la nuova emittente della Rai, Gr Parlamento, sta trasmettendo in ottemperanza alla legge n.223/1990, la cosiddetta legge Mammi': dalle dirette e differite delle sedute di Camera e Senato ai congressi dei partiti, dalle rassegne stampa a servizi giornalistici sui fatti della politica anche non parlamentare.
L'articolo 15 della suddetta legge (Divieto di posizioni dominanti nell'ambito dei mezzi di comunicazione di massa e obblighi dei concessionari) al comma 4 cosi' recita: "Le concessioni in ambito nazionale riguardanti sia la radiodiffusione televisiva che sonora, rilasciate complessivamente ad un medesimo soggetto, a soggetti i quali a loro volta controllino altri titolari di concessione, non possono superare il 25 per cento del numero di reti nazionali previste dal piano di assegnazione e comunque il numero di reti nazionali previste dal piano di assegnazione e comunque il numero di tre." L'articolo 24, invece (Reti della concessionaria pubblica e controllo di imprese concessionarie di pubblicit...), al comma 1 dice: "Con l'atto di concessione di cui all'articolo 3 della legge 14 aprile 1975, n. 103, possono essere assentite alla concessionaria pubblica tre reti televisive e tre reti radiofoniche oltre, ove richiesto dai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, una rete radiofonic
a riservata esclusivamente e trasmissioni dedicate ai lavori parlamentari".
Le emissioni, non limitandosi ai lavori parlamentari, e comprendendo informazione politica generica con anche i lavori parlamentari, ci sembra che violino gli articoli succitati: l'art.15 perche' si tratterebbe di una vera e propria quarta rete nazionale, laddove si stabilisce invece che ad un concessionario non e' consentito di averne piu' di tre; l'art. 24, perche' il legislatore stabilisce che le trasmissioni debbano riguardare esclusivamente i lavori parlamentari.
Quanto sopra ci sembra anche lesivo degli interessi e dei diritti degli utenti del servizio pubblico radiofonico che, dallo scorso primo gennaio, sono costretti a pagare 5.700 lire in piu' sul cosiddetto canone di abbonamento, proprio per il servizio d'informazione parlamentare, e non per una quarta rete pubblica, con servizi che avrebbe potuto fornire dalle sue altre tre reti radiofoniche.
Si aggiunga, infine, che la costruzione di questa quarta rete ha sicuramente turbato il mercato delle frequenze: la campagna acquisti di un gestore gia' in posizione dominante, facilita in modo improprio la lievitazione dei prezzi, rendendo piu' costosa e difficile una situazione gia' anomala per l'assenza di un piano nazionale delle frequenze, e rendendo quasi impossibile quella varieta' di mercato che garantisce la liberta' d'offerta.
Per queste ragioni chiediamo un suo intervento tempestivo, anche per bloccare, in flagranza di reato, lo sviluppo di questa quarta rete nell'ambito di servizi che non le competono: anche in questo, infatti, Gr Parlamento sta creando un'ulteriore turbativa di
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