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PT E PERSONALE COMANDATO
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Comunicato 
24 febbraio 1999 0:00
 

CHE CI FANNO 185 LAVORATORI PAGATI DALLE PT ALL'AVVOCATURA DELLO STATO, INVECE DI STARE DIETRO AD ALTRETTANTI SPORTELLI CHE SERVIREBBERO A DARE UN SERVIZIO MIGLIORE AGLI UTENTI?

Firenze, 24 febbraio 1999. Nel pubblico impiego il fenomeno del personale comandato e' molto diffuso, come ammortizzatore sociale -non certo economico, visto che a pagare e' sempre l'ente di provenienza- per sopperire alle frequenti overdose di dipendenti che i sindacati infliggono allo Stato per dare una risposta positiva a chi (come l'altro giorno a Firenze, dove in quasi ottomila hanno partecipato ad un concorso per qualche centinaio di posti da infermiere) affolla i concorsi pubblici col miraggio del posto fisso, a vita.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ci risulta, per esempio, da fonte sindacale, che all'avvocatura dello Stato ci siano 185 lavoratori comandati dalle Poste che li' lavorano, non prestando attivita' che abbia qualche relazione con le Poste, ma svolgendo mansioni interne come gli altri dipendenti. A parte che invitiamo chiunque ad andare a farsi un giretto in questi uffici per verificare i ritmi di lavoro, e comprendere subito che si e' in presenza di una tradizionale situazione di overdose di impiegati, e' sintomatico che su un totale di 228 persone comandate, ben l'81% provenga dalle Poste, pagato con quei soldi che dovrebbero essere destinati al funzionamento della corrispondenza pubblica.
Si tratterebbe, per esempio, di 185 sportelli postali in piu' dove alleviare le allucinanti code a cui gli utenti devono sottostare, molto spesso, quando vanno alle Poste per fare un pagamento, e quando, a fronte di lamentele, si sentono rispondere che "non c'e' personale sufficiente" ………. Stessa motivazione che viene addotta quando, a cavallo di qualche festa tipo Natale, si scopre che migliaia di sacchi di corrispondenza e' inevasa.
E questo e' solo il caso dell'Avvocatura di Stato; cosa succede in altri uffici dello Stato? Non crediamo di fare torto alla logica se pensiamo che, con percentuali simili, lo stesso possa accadere in altri uffici dello Stato.
Su questi dati abbiamo chiesto un chiarimento alle Poste e al Ministero delle Comunicazioni. E se non riceveremo risposta, o se sara' evasiva e non esaustiva,
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