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SCIOPERO INTERNET CONTRO TUT E AUMENTO TARIFFE TELEFONICHE
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Comunicato 
21 ottobre 1998 0:00
 

LE BALLE DELL'ARROGANTE TELECOM CHE, OLTRE A CONTROLLARE IL MERCATO, PRETENDE DI CONTROLLARE ANCHE GLI SCIOPERI CONTRO DI LEI.

Firenze, 21 ottobre 1998. Le reazioni del gestore di Stato delle comunicazioni sono lo specchio della situazione che lo "sciopero telematico in Internet" ha ben messo in evidenza.
Cosi' parla il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua:
Secondo i dati diffusi da Telecom lo sciopero del 20 ottobre sarebbe stato un fallimento. Le balle di un arrogante sono sempre piu' grosse di quelle degli altri; e vediamo perche'.
Dire che lo sciopero non e' riuscito perche' i contatti al sito web della Telecom sarebbero stati pochi, e' falso per il semplice fatto che l'unico che puo' fornire questi dati e' la Telecom stessa e non altri. Quando c'e' una manifestazione per strada, per esempio, per una fabbrica che mette in cassa integrazione, l'azienda interessata diffonde dati sempre inferiori alla realta' con l'ovvio intento di scoraggiare l'effetto valanga; gli unici dati che grosso modo fanno testo, sono quelli dell'autorita' di polizia, rispetto alle persone che ha contato per strada. Nel nostro caso, chi conta le persone per strada, visto che la strada e' elettronica e -per fortuna- non c'e' alcuna polizia a controllarla? Nessuno. Quindi, e' evidente che il parametro di valutazione non e' quello diffuso da Telecom, ma puo' essere commisurato solo al clamore che ha suscitato e alle prese di posizioni favorevoli e contrarie che sono venute da piu' parti: una mobilitazione mediatica non puo' che valutare il suo successo se non in termini mediatici.
Secondo argomento Telecom: il loro sito non sarebbe stato intasato perche' i contatti sono stati pochi, infatti chiunque poteva collegarsi senza problemi. Questa e' una logica che vale solo per qualunque sito Internet che non sia Telecom; infatti ad un sito collegato ad un Internet provider non Telecom, quando sono in tanti a collegarsi si intasa, e puo' rimediare solo aumentando la potenza del suo collegamento, pagando molti soldi a Telecom per le linee dedicate e, soprattutto, aspettando mesi e mesi prima che Telecom gliele installi (e in molti casi si tratta solo di modificare un parametro sulle macchine di erogazione, operazione che abbisogna di pochi secondi ….. ma la Telecom e' pur sempre la ex-Sip). Quindi un'operazione impossibile in tempi brevi e che ogni azienda deve valutare prima di chiederla perche' va incontro a costi non piccoli. Ma cosi' non e' per Telecom, perche' sul suo sito per aumentare la potenza deve solo chiederlo a se stessa e pagarla solo per i costi vivi.
Questo vuol dire che la Telecom, non solo e' sul mercato competendo (per finta) con chi compra i servizi base da lei, ma ha anche il controllo sugli scioperi come quello di cui stiamo parlando, perche' con la tecnologia di cui ha il monopolio e' in grado di condizionare gli obiettivi dello sciopero stesso.
Tutte ragioni, quindi, che confermano l'arroganza e il potere della Telecom, e la valutazione che i risultati della mobilitazione contro Tut e aumento delle tariffe, puo' essere solo rispetto al clamore, al coinvolgimento mediatico, oltre che agli impegni presi da chi ha il potere di modificare leggi e norme . E i fatti ci danno ragione: e' stato un successo!
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