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STATO CONTRABBANDIERE
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Comunicato 
5 marzo 1998 0:00
 

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

LO STATO ITALIANO SPACCIA SIGARETTE DI CONTRABBANDO CON MARCHI CONTRAFFATTI?
SEMBRA DI SI', CON IL CONFORTO DELLA LEGGE E CON L'AGGIUNTA DI UN TOCCO DI FURBIZIA. LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI? AL BUSINESS NON SI COMANDA ... E IL COMMERCIO E' COME IL GIOCO DEL MERCANTE IN FIERA ...

Firenze, 5 Marzo 1998. Il Tar del Lazio ha sospeso la vendita, con bando di gara internazionale, di 330 mila Kg di sigarette di contrabbando sequestrate che il ministero delle Finanze aveva intenzione di effettuare. L'offerta dello Stato prevedeva uno sconto del 94% rispetto al prezzo di vendita al pubblico in Italia, ma con la clausola che dovesse essere l'acquirente a identificare e "ridurre i prodotti dotati di marchio contraffatto, eventualmente esistenti nel quantitativo vendutogli, in condizioni tali da poter essere legittimamente commercializzati". In questo modo e' stato preso in considerazione un ricorso della Philip Morris.
Cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito:
Questa storia e' incredibile e credibile nello stesso tempo. Credibile perche' la legge (art.47 bis dl 41/95) consente allo Stato la vendita di tabacchi esteri sequestrati, ovviamente non in Italia dove c'e' il suo monopolio, ma su mercati dove la vendita e' libera: qualche contraddizione? Non importa: al business non si comanda.  Incredibile perche', in aggiunta, c'e' un tocco di furbizia all'italiana: ti vendo l'occasione, ma potrebbe essere tutta una fregatura, perche' non garantisco che sia un prodotto da immettere sul mercato in rispetto delle norme sulla contraffazione. Lo Stato italiano, che ha il compito di far rispettare le leggi -e, in casi come questo, garantire la sicurezza e la salute dei consumatori- di fronte al business non vede e non sente, e fa, ne' piu' ne' meno, quello che farebbe un qualunque spacciatore di contrabbando: ti do' l'occasione, ma col rischio .... e sono cavoli tuoi.
C'e' qualche differenza con quelli che vendono medicine scadute ai Paesi del Terzo Mondo, o magari le regalano per farsi belli?
Un'altra analogia e' quella con il gioco del Mercante in Fiera, dove si fanno le offerte per avere una carta di cui non si conosce il valore. La politica commerciale dello Stato italiano e' come un Mercante in Fiera?
Abbiamo consegnato il tutto in mano ai nostri avvocati che stanno valutando la miriade di
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