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TASSA SU AUTOMOBILI
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Comunicato 
2 novembre 1998 0:00
 

PROPOSTA UN'ALTRA TASSA SULLE AUTO. LE INCONGRUENZE.

Roma, 2 Novembre 1998. Dopo la carbon tax sull'energia, una tassa su auto, moto e ciclomotori, allo scopo di ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico causato dal traffico nelle citta', e' stata proposta dai deputati verdi Massimo Scalia e Paolo Galletti. La proposta prevede che le case automobilistiche e produttrici di moto e ciclomotori, prima di richiedere l'immatricolazione dei veicoli alla Motorizzazione civile, devono versare all'erario una tassa pari all'uno percento del bene venduto. L'auto tax confluirebbe in un apposito fondo per interventi di mobilita' sostenibile, finalizzato a limitare l'inquinamento atmosferico e acustico. La proposta di legge prevede anche l'obbligo di controlli annuali degli standard fissati, quali il consumo di carburante, le emissioni sonore e le emissioni di fumi di scarico. A chi non avra' effettuato il controllo verra' sequestrato l'automezzo.
Interviene il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni.
L'iniziativa e' lodevole ma e' di quelle della serie: la mano destra non sappia quello che fa la sinistra. Infatti, se valutiamo quello che i sindaci "verdi", caso emblematico il Sindaco della capitale, non hanno fatto per migliorare la qualità' della mobilita' urbana, non possiamo che rilevare notevoli incongruenze: acquisti di autobus a gasolio invece che a metano o elettrici, finanziamenti depennati per metropolitana, linee tranviarie e ferroviarie, ecc. Se i Sindaci non riescono a spendere quanto in dotazione figuriamoci se riusciranno a farlo con ulteriore fondi. Ma e' soprattutto e' mancata una politica ambientale volta a migliorare la qualita' della vita di noi tutti
Alla fine saranno sempre i cittadini a pagare, perche' i costi della carbon tax come quelli della auto tax, saranno a carico del contribuente.
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