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TV DIGITALE E DECODER UNICO
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Comunicato 
8 gennaio 1999 0:00
 

L'ADUC DENUNCIA ALL'ANTITRUST IL TENTATIVO DEL GOVERNO DI CREARE UN MONOPOLIO CON IL DECODER UNICO: I CONSUMATORI DEVONO POTER SEMPRE SCEGLIERE, ALTRIMENTI E' COME SE SI DICESSE LORO "SEI LIBERO DI PARLARE, MA IL MICROFONO TE LO DO' IO".

Firenze, 8 gennaio 1999. Il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita, ha rilasciato un'intervista al settimanale "l'Espresso", in cui "per la tutela del consumatore" ha detto che e' intenzione del Governo di modificare la legge di riforma del sistema televisivo -il DDL n.1138- perche' per la tv digitale sia imposto un unico decoder: questo strumento e' molto importante perche' non sara' usato solo per la pay-tv, ma anche per i servizi Internet.
"Grazie no!" E' la risposta dell'Aduc per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito". "preferiamo dover poter scegliere tra piu' decoder che non essere "graziati" dalla proposta dell'on.Vincenzo Vita. Cio' che il sottosegretario propone e' il tipico cambio delle regole a partita iniziata: siccome non riesce a far pesare l'economia dello Stato in modo determinante, ecco che fa delle nuove regole, quando tutti sono ormai lanciati nel gioco, per farle pendere a suo vantaggio, e lasciare fregato chi sta giocando. E siccome questo Stato sta mostrando in piu' luoghi cosa intende per privatizzazione e liberalizzazione, non crediamo che in questo ambito abbia intenzioni diverse: modificare tutto per non cambiare niente, e continuare a controllare -apparentemente solo con gli strumenti tecnici- tutto quello che viene emesso via etere.
E la partita si fa molto importante, proprio per quello che dice il sottosegretario Vincenzo Vita: e' in gioco anche il controllo delle strutture di comunicazione di Internet; vogliamo che l'Internet del domani -che sara' per via etere e non via cavo come oggi- sia diffuso sotto il controllo di un solo gestore? L'esperienza Telecom, con tutte le sigle di derivazione tipo Tim, Tin, Interbusiness, etc… ci basta e avanza.
Quello che il sottosegretario alle Comunicazioni propone e' la stessa liberta' di chi dice "sei libero di dire cio' che vuoi, ma basta che tu lo faccia dai miei microfoni".
Per queste ragioni abbiamo interessato l'Autorita' Antitrust, perche' verifichi se nella proposta dell'on.Vita non ravveda gli estremi per viziare le forme -e in fondo anche la sostanza- di un mercato che invece il Governo e' impegnato a controllare che sia libero e
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