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 ECUADOR - ECUADOR - Consiglio di sicurezza pubblica raccomanda uso di 'armi letali' contro narcotraffico
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28 aprile 2023 11:07
 
 Il Consiglio della sicurezza pubblica dell'Ecuador (Cosepe) ha raccomandato al presidente, Guillermo Lasso, di adottare misure straordinarie per contrastare la crisi di violenza nel Paese, anche autorizzando l'uso di "armi letali". L'obiettivo sono le organizzazioni "terroristiche", riporta il quotidiano "Primicias" rimandando alla definizione che il governo adotta con sempre maggiore convinzione rispetto alle reti del narcotraffico regionale. Al termine di una riunione di quattro ore, il Cosepe - organismo di coordinamento delle principali istanze di Stato e di governo -, suggerisce di dichiarare il terrorismo come minaccia che attenta agli elementi strutturali dello Stato, di assumere che la minaccia terroristica va affrontata in "maniera ferma", con la partecipazione di tutte le forze e funzioni statali. Infine, si raccomanda al presidente di emanare un decreto che stabilisca "misure coercitive urgenti ed efficaci, che implichino l'uso di armi letali per combattere il terrorismo". 

Assegnare la qualifica di "terrorismo" alle reti criminali fa si che lo Stato, dal punto di vista legale, possa intraprendere azioni di emergenza per salvaguardare la sicurezza della popolazione. L'argomento principale e' che con le azioni armate e con l'uso di esplosivi, le bande causano terrore e richiedono mezzi piu' efficaci per essere contrastate. Di fatto significherebbe consentire alle Forze armate di collaborare al fianco della polizia in tutto il territorio nazionale. Dalla riunione del Cosepe, come sempre a porte chiuse, si attendeva anche la definizione specifica di gruppi specifici con la qualifica di "terroristi" - tra cui alcuni tristemente rinomati come "Los Choneros", los "Gangsters", "los Tiguoneros" e "Los Fatales" -, cosa che pero' non si e' verificata.

Lo stato di salute del presidente Lasso, ricoverato per una infezione alle vie urinarie, aveva motivato lo spostamento della riunione del Cosepe, inizialmente prevista a meta' aprile, vista la situazione di emergenza che si registra nel Paese. A meta' mese, ultimo di una serie di fatti di sangue che hanno colpito il Paese, un gruppo di circa 30 persone ha ingaggiato uno scontro a fuoco nel porto peschiero nella citta' settentrionale di Esmeraldas, causando nove morti e almeno tre feriti. La polizia ha risposto con operativi che hanno portato all'arresto di tre sospetti, il sequestro di una barca e di due armi da fuoco. Gli inquirenti concentrano l'attenzione sulla banda criminale "Los Tiguoneros", i cui membri avrebbero rivendicato l'azione in un video girato dall'interno di un carcere. Eventi che hanno portato alle dimissioni di Diego Ordonez dall'incarico di segretario della Sicurezza pubblica e dello Stato dell'Ecuador. Il Paese "vive un fenomeno inedito d violenza criminale, di criminalita' organizzata e di rinascita di reati comuni, simile a quelli che si vivono in altri Paesi dell'America latina", ha detto Ordonez in una nota.

A inizio aprile il governo aveva autorizzato la detenzione e il porto di armi ad uso civile per la difesa personale, prima misura di un pacchetto che comprende anche l'istituzione di un posto di comando unificato a Guayaquil e la dichiarazione dello stato di eccezione nella Zona 8 (Guayaquil, Duran e Samborondon), a Santa Elena e Los Rios. Per quanto concerne la modifica del decreto sul possesso e il porto d'armi, che riguarda anche lo spray al peperoncino, l'autorizzazione sara' soggetta a regolamenti, controlli e registrazioni e l'azione di coordinamento sara' svolta dal segretario alla Pubblica sicurezza. E' vietata la fabbricazione, la registrazione e la detenzione di armi artigianali. Il posto di comando di Guayaquil sara' sotto la guida del capo dello Stato. Infine, lo stato di eccezione comporta il coprifuoco notturno (dall'1 alle 5) con entrata in vigore oggi. 

Nell'occasione, Lasso ha parlato di una "crociata" per la sicurezza e precisato che le forze dell'ordine hanno individuato 15 "obiettivi" importanti, ne hanno arrestati sei e sono sulle tracce degli altri. Tra le azioni gia' intraprese il presidente ha elencato anche la consegna di 130 veicoli "potenziati" alla polizia e l'immissione in servizio di 400 nuovi agenti. Lasso, infine, si e' lamentato per alcune decisioni della magistratura e ha invitato i cittadini a collaborare segnalando reati e irregolarita'. "Sconfiggeremo il crimine insieme. Combatteremo i criminali con tutto il rigore della legge", ha concluso.

(Nova)

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