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 MONDO - MONDO - Droga: polizie di 56 Paesi al convegno su narcotraffico, allerta su nuove sostanze stupefacenti
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21 febbraio 2020 8:47
 
Stabilire strategia comuni nel contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Con questa prospettiva, si sono riuniti a Roma, presso il Radisson Blu Es Hotel i rappresentanti delle forze di polizia di 56 Paesi oltre ai rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali di contrasto al narcotraffico. Fin dai saluti iniziali, la droga e' stata indicata come il motore trainante delle organizzazioni criminali, che da essa traggono linfa economica per sorreggere anche altre attivita' malavitose. In tutti gli interventi di apertura, e' emersa la preoccupazione per il futuro sviluppo e diffusione delle nuove droghe, in particolar modo, quelle sintetiche che si basano sulla scoperta di molecole non censite e, per questo, non ancora classificate come illegali. Sostanze che, prodotte in laboratori, circolano e si commercializzano sul web e sul dark web; per questo, il loro smercio, "corre" molto piu' veloce dello commercio di droghe tradizionali che, coltivate in un emisfero, vengono trasportate e rivendute in un altro emisfero. Una "due giorni" organizzata dalla Direzione centrale per i Servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza, durante i quali ci sara' un interscambio di esperienze per cercare.
"A fronte di un fenomeno di diffusione globale, la risposta non puo' non avere lo stesso carattere trasversale e multilaterale", ha detto Giuseppe Cucchiara, direttore centrale per i servizi Antidroga nel suo intervento. "Lo dicono - ha aggiunto - le indagini che hanno successo quando passano attraverso collaborazioni internazionali. I narcotrafficanti vanno veloci, hanno mezzi tecnici e risorse, per ridurre le distanze bisogna lavorare uniti. La 'Ndrangheta - ha aggiunto - ha tentacoli in tutto il mondo, ecco perche' siamo qui". L'organizzazione criminale calabrese, infatti, e' stata da tutti definita come la maggiore holding internazionale della cocaina". A succedergli nei saluti e' stata Maria Contento, consigliere del dipartimento antidroga del Consiglio dei ministri che ha voluto ricordare i progetti intrapresi dal dipartimento finalizzati a promuovere attraverso i giovani la pericolosita' della droga ma soprattutto ha rimarcato il pericolo delle nuove sostanze stupefacenti, quelle sintetiche e ancora non riconosciute come tali e quindi, senza poter perseguire chi le spaccia.
Sul palco si sono succeduti poi i vertici delle tre forze dell'ordine italiane. "Le mafie - ha detto il comandante generale della guardia di Finanza Giuseppe Zafarana - riescono a mettere in connessione le aree di produzione della droga con le piazze occidentali dove viene venduta" permettendo la realizzazione di enormi profitti con cui "vengono alterate le regole del mercato a discapito degli operatori onesti". Giovanni Nistri, comandante generale dell'Arma dei carabinieri, e' tornato piu' volte sulla questione delle nuove droghe, ma anche sulla difficolta' dovuta alle differenze legislative tra i diversi paesi. "La collaborazione internazionale - ha detto - e' ostacolata differenti legislazioni, come e' giusto che sia perche' ogni paese conservi la propria sovranita', ma bisogna evitare che le organizzazioni criminali possano sfruttare l'effetto mongolfiera", cioe' salire al di sopra delle leggi "per rimanere impunite". Anticipare la diffusione su territorio di nuove sostanze psicoattive, ha anche detto Nistri, "intercettare il prima possibile il fiorire di queste nuove droghe sintetiche. Quando si parla di nuove tendenze dei consumatori dobbiamo parlare dell'impatto drammatico che queste hanno sui giovani anche grazie alla commercializzazione sul web. Nel corso di specifiche indagini in rete - ha aggiunto Nistri - abbiamo intercettato nuovi flussi attraverso 1100 siti dedicati con server collocati all'estero; circa 70 sono stati oscurati". Contrasto ai traffici illeciti, ma non solo. Franco Gabrielli, capo della polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza ha citato anche lui la 'ndrangheta, quale organizzazione mondiale di brokeraggio della cocaina, "ma bisogna lavorare anche sulla domanda perche' il mercato della droga, in quanto mercato, se c'e' offerta, significa che c'e' domanda, l'eta' media di utilizzo si sta abbassando, il tema della prevenzione deve essere anch'esso pilastro di sforzo comune". 
(Nova)
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