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 ITALIA - ITALIA - Governo italiano respinge nave Guardia Costiera italiana, Procura di Agrigento apre inchiesta
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20 agosto 2018 13:53
 
La Procura della Repubblica di Agrigento "nel rigoroso ambito della propria giurisdizione e competenza, ha avviato una indagine volta a conoscere il tentativo di ingresso di 190 immigrati extracomunitari avvenuto il 16 agosto al largo dell'isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave "Diciotti" e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera". L'indagine, -prosegue la Procura- affidata alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e alla Squadra Mobile di Agrigento, oltre ad individuare scafisti e soggetti dediti al favoreggiamento della immigrazione clandestina, tende altresi' a conoscere le condizioni dei 177 migranti superstiti a bordo della predetta unita' navale militare.

"O l'Europa decide seriamente di aiutare l'Italia in concreto, a partire ad esempio dagli immigrati a bordo della nave Diciotti, oppure saremo costretti a fare quello che stronchera' definitivamente il business degli scafisti. E cioe' riaccompagnare in un porto libico le persone recuperate in mare". E' un aut aut quello del ministro dell'Interno Matteo Salvini alla Ue, accompagnato dai dati: "80mila sbarchi in meno dall'inizio dell'anno e 32mila in meno in quasi due mesi e mezzo da ministro. Ma non mi accontento". Dietro i numeri, ci sono le persone. Come i 177 migranti che proprio sulla Diciotti, nave della Guardia costiera, attendono in mare, fermi ormai da quasi cinque giorni vicino a Lampedusa, di sapere quale sara' il loro destino. La Valletta ha ribadito e motivato con con forza il suo 'no'. "L'unica soluzione finale e' sbarcarli a Lampedusa o in un porto italiano", ha scritto il ministro degli Interni maltese, Michael Farrugia, in un tweet indirizzato a Salvini e al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, competente sulle Capitanerie di porto. "Se l'Italia vuole ancora trattare questo caso come un salvataggio - e' la posizione di Malta - Lampedusa rimane il luogo piu' vicino di sicurezza secondo le convenzioni applicabili". Inoltre, sostiene Farrugia, la Guardia costiera italiana "ha intercettato i migranti" in acque maltesi "soltanto per impedirgli di entrare nelle acque italiane" e l'intervento e' avvenuto "senza coordinamento con il competente" centro maltese. "Diciotti dimostra che l'Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane. Il comportamento di Malta e' ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni - afferma Toninelli -. L'Ue si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarieta', altrimenti non ha motivo di esistere". L'obiettivo, quindi, e' quello di spingere l'Europa a farsi carico della situazione, smettendo di non trattare il fenomeno migratorio come un problema di politica interna. Le reazioni non mancano, anche a colpi di tweet. "Ancora una volta spot sulla pelle di persone in mezzo al mare. Sulla nave Diciotti il Ministro Toninelli inasprisce i rapporti con Malta. Il tutto in nome della propaganda, a dispetto degli esseri umani", accusa il senatore del Pd Ernesto Magorno. "Siamo al punto che un ministro della Repubblica annuncia a mezzo stampa la decisione di compiere un reato. Contro le Convenzioni internazionali firmate dal nostro Paese e contro la Costituzione su cui ha prestato giuramento", afferma il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, rivolto a Salvini. Secondo Giuseppe Civati di Possibile "la minaccia di Salvini e' un ricatto criminale. Rispedire in Libia i migranti, ora a bordo della Diciotti, sarebbe l'atto peggiore di un governo che ha gia' calpestato i diritti umani". Sul fronte opposto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, punta il dito contro "la presa in giro dell'immigrazione incontrollata": "l'unica soluzione - dice - e' il blocco navale al largo delle coste libiche". 
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