C'era un elefante nella stanza del Consiglio europeo ieri. Alle undici del mattino Eurostat ha pubblicato la stima flash dell'inflazione per la zona euro. Rispetto al 7,4 per cento di aprile è passata alla cifra record del 8,1 per cento, il livello più alto mai raggiunto nella zona euro. Su base annuale i prezzi dell'energia sono cresciuti del 39,2 per cento, seguiti da cibo, alcool e tabacco con il 7,5 per cento, beni industriali con il 4,2 per cento e servizi con il 3,5 per cento. Tra gli stati membri, l'inflazione più alta è stata registrata in Estonia (20,1 per cento!), Lituania (18,5 per cento) e Lettonia (16,4 per cento). In Italia è passata dal 6,3 per cento di aprile al 7,3 per cento di maggio. In Germania dal 7,8 per cento al 8,7 per cento. La Francia, grazie alle misure del governo per contenere i prezzi dell'energia, l'aumento dei prezzi è stato contenuto a maggio al 5,8 per cento rispetto al 5,4 per cento di aprile.
La guerra ha un impatto sulla dinamica dell'inflazione, anche se potrebbe non essere l'elemento principale.
La stima flash di Eurostat avrà implicazioni sulle scelte che la Banca centrale europea farà a giugno sui tassi di interessi. I falchi della politica monetaria chiedono un rialzo dei tassi di 0,5 punti percentuali già a luglio. L'inflazione ha un suo peso anche sulla "pausa" sulle sanzioni.

(Europa Ore 7)


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