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 ITALIA - ITALIA - Per 8 italiani su 10 l’alimentare ha un impatto cruciale sulla vita del Paese
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Notizia 
30 aprile 2025 9:09
 
Il settore alimentare suscita un altissimo livello di interesse e coinvolgimento personale tra gli italiani. Otto consumatori su dieci credono che le decisioni prese dalle aziende del comparto abbiano un impatto significativo sulla vita nel nostro Paese (81%) e a livello globale (79,5%).
Le aree considerate più rilevanti sono la cura dell’ambiente, l’offerta di prodotti e servizi a maggior valore e l’impatto positivo sulla comunità e sulla società. Non a caso, proprio queste tre dimensioni registrano il divario più ampio tra aspettative e percezione dell’esperienza effettiva.

I risultati della ricerca “Post-Invasion” 2024/2025
Sono questi alcuni dei principali risultati emersi dalla ricerca “Post-Invasion” 2024/2025, realizzata da Omnicom PR Group, società di consulenza strategica in comunicazione, che ha analizzato la reputazione del settore alimentare nell’ambito di uno studio più ampio su otto settori chiave dell’economia italiana, coinvolgendo oltre 2.000 consumatori.

Un settore centrale per l’economia nazionale
“Il settore alimentare – afferma Paola Chiasserini, Vice President – Food&Nutrition Industry Lead – è ritenuto il più rilevante nella vita degli italiani. Una centralità che è confermata anche da recenti documenti del CREA, secondo cui l’intera filiera agroalimentare, che comprende agricoltura, industria alimentare e delle bevande, intermediazione, distribuzione e ristorazione, rappresenta circa il 15% del fatturato complessivo dell’economia nazionale”.
Dalla ricerca emerge chiaramente come i consumatori orientino sempre più le proprie scelte verso aziende e prodotti che dimostrano impegno e responsabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, ponendo grande attenzione alla sostenibilità. Questo si traduce in una preferenza per la riduzione degli sprechi, l’acquisto di prodotti locali e alimenti con packaging green o sfusi.

I consumatori esperti: più attenti e partecipativi
Lo studio ha coinvolto anche un segmento di consumatori definiti esperti, che si distinguono per una maggiore propensione alla ricerca di informazioni (79%) e alla condivisione delle proprie opinioni su prodotti e servizi (66%), rispetto alla media della popolazione (rispettivamente 66% e 48%).
Per questi consumatori, la qualità dell’esperienza percepita è superiore rispetto al resto del campione. Mentre l’offerta di prodotti a maggior valore e l’attenzione all’ambiente restano le priorità, l’esperienza concreta vissuta dagli esperti è valutata in modo più positivo, riducendo il divario tra aspettativa e realtà.

Comunicazione chiave per colmare il gap reputazionale
“Questa differenza di percezione – sottolinea Chiasserini – conferma che la comunicazione, se ben gestita e orientata alla diffusione di conoscenze sulle azioni concrete delle aziende, può contribuire a colmare i gap reputazionali, rafforzando la fiducia e migliorando l’immagine del brand”.
ESG e trasparenza: le priorità dei consumatori
I consumatori del settore alimentare si rivelano i più sensibili alle tematiche ESG, con oltre il 71% che attribuisce importanza a cinque dei dieci standard analizzati. I tre fattori considerati più rilevanti sono il rispetto per consumatori e clienti (75,1%), la lotta all’inquinamento di aria, acqua e suolo (73,1%) e la tutela di biodiversità ed ecosistemi (72,6%).

Per quanto riguarda la comunicazione, i consumatori chiedono maggiore trasparenza, in particolare su:
- Sicurezza alimentare (77,5%), con attenzione alla tracciabilità già a partire dall’etichetta
- Salute e nutrizione (76%)
- Responsabilità lungo tutta la filiera (74,2%)
- Sicurezza e consapevolezza al centro

La sicurezza alimentare resta una delle questioni più cruciali. I consumatori sono sempre più attenti e consapevoli, e le aziende rispondono aumentando le informazioni presenti in etichetta sugli aspetti nutrizionali, ma anche includendo indicazioni sul rispetto dell’ambiente e del benessere animale. L’obiettivo è promuovere scelte informate e consapevoli.

Il valore emozionale del settore
Infine, i dati emersi dalle misurazioni neurometriche, condotte su contenuti provenienti da aziende leader del comparto, mostrano un’alta connessione valoriale, un forte apprezzamento e un diffuso ottimismo. Un segnale chiaro del ruolo centrale che il settore alimentare continua a esercitare nella vita quotidiana degli italiani, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e sociale.

(FoofAffais.it)

 
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