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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Il concentrato di pregiudizi e disinformazione del proibizionismo della sen. Paola Binetti
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21 luglio 2018 12:10
 
"Sta prendendo forma una strana complicita' tra genitori e commercianti di nuovo conio. Oggetto della nuova transazione e' la cosiddetta cannabis light, liberamente acquistabile in una serie di negozi sorti un po' come funghi in tutta Italia, grazie all'escamotage che ha consentito la liberalizzazione della sua vendita. Una volta ridotta la quantita' di principio attivo, Il THC (o tetraidrocannabinolo), noto per essere la principale sostanza psicoattiva presente nella cannabis, qualcuno ha ritenuto che fosse possibile farne un uso innocuo e fantasioso. Non solo fumo, ma anche biscotti, caramelle, e comunque piante per appartamento, tanto la nuova vulgata e' che non solo non danneggia la salute, ma grazie all'effetto doppio, euforizzante e rilassante, possa avere effetti decisamente positivi". Lo afferma la senatrice Paola Binetti, che continua: "Al punto che molti genitori, sollecitati dai figli, che ne difendono la non-negativita', cominciano a considerarla meno pericolosa dell'alcol, del fumo e ovviamente della cannabis comprata dai pusher di strada. Invece di discutere con i figli, supportano anche economicamente un acquisto in negozi autorizzati. In altri termini la cannabis cosiddetta light sta passando da comune oggetto di desiderio, mescolato ad un pizzico di trasgressivita', in prodotto di largo consumo, con il beneplacito del governo e della famiglia. Si tratta di una rivoluzione silenziosa, che sta cambiando i costumi e i consumi senza essere preceduta da un dibattito pubblico adeguato alla gravita' del problema". Per la deputata centrista "di punto in bianco cio' che era proibito, diventa lecito; cio' che era non semplice da trovare, ora e' disponibile in mille negozi diversi; cio' che divideva la stragrande maggioranza delle famiglie, e' diventato oggetto di semplice trattativa familiare. Eppure le cose non stanno cosi' e il silenzio che caratterizza questa operazione e' di una gravita' estrema. Quando si consuma cannabis, sia fumandola, vaporizzandola, che ingerendola, i cannabinoidi che contiene interagiscono con i recettori situati nel nostro cervello e nel resto del nostro corpo, il cosiddetto sistema endocannabinoide, provocando diversi effetti. Primo tra tutti l'assuefazione e la dipendenza". 
 Paola Binetti sottolinea che "il paradosso e' che negli anni scorsi si sono fatte battaglie enormi per ridurre il consumo di tabacco; per abolirne la pubblicita'; per stigmatizzarne gli effetti negativi; per rendere sempre piu' consapevoli, giovani ed anziani, degli effetti che il fumo ha sulla nostra salute. Oggi, se si pensa alla cannabis, tutto cio' appare drammaticamente ignorato. E tra i genitori serpeggia la convinzione: meglio la cannabis comprata in negozio di quella distribuita per strada e l'attenzione sembra posta piu' sulla qualita' igienica di questa cannabis domestica che non sui suoi effetti secondari, semplicemente prodromici rispetto a quelli a cui andranno incontro i ragazzi, una volta iniziati all'uso del fumo, ed entrati nel circuito della dipendenza. Un recente seminario, promosso da Etica e Democrazia, con un folto gruppo di genitori, stanchi di lottare per mille cose diverse con i figli, rivela la rassegnata accettazione di questo killer potenziale". Conclude la senatrice Udc: "E' il grande inganno della liberalizzazione a bassa concentrazione, ugualmente pericolosa, ma resa accettabile da una propaganda complice di interessi ben piu' vasti di quanto non appaia ora. Eppure emergeranno, ma per molti ragazzi sara' ormai troppo tardi".
(agenzia Dire)
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