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 U.E. - U.E. - Ostentazione simboli religiosi. Causa a Strasburgo di impiegate Gb
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4 settembre 2012 13:47
 
Il crocifisso, dopo il clamore suscitato dal 'caso' legato alla sua presenza nelle aule scolastiche italiane, torna al centro della scena a Strasburgo.
Questa mattina ha infatti preso il via, con l'udienza svoltasi alla Corte europea dei diritti umani, l'esame del caso sollevato dal ricorso contro la Gran Bretagna presentato da un'impiegata della British Airways e da un'infermiera che si sono viste vietare dai propri datori di lavoro il permesso a indossare apertamente la croce. I giudici della Corte di Strasburgo devono stabilire se questo costituisca una violazione della loro liberta' di religione e una discriminazione nei loro confronti.
Nel presentare le sue tesi il governo di Sua Maesta' ha sostenuto che la liberta' religiosa ha dei limiti nell'ambito lavorativo dove puo' essere richiesto un certo codice di vestiario. Inoltre, Londra sostiene che non c'e' stata violazione dato che i datori di lavoro hanno offerto varie possibilita' alle due donne di mostrare apertamente la croce, che per altro avevano portato per anni in modo non visibile.
Tanto piu', sostiene il governo, che la religione cristiana non impone di portare la croce come testimonianza della propria fede.
Di avviso ben diverso gli avvocati delle ricorrenti, entrambe presenti in aula, che hanno sottolineato con forza soprattutto la discriminazione subita dalle due donne rispetto ai colleghi appartenenti a altre fedi a cui invece e' stato permesso di indossare copricapo, braccialetti o altri simboli religiosi.
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