L’overtourism non è solo un problema delle città, ma sta diventando un’emergenza anche in alcuni siti naturalistici particolarmente spettacolari e proprio per questo presi d’assalto da orde di visitatori senza particolare riguardo per la tutela dell’ambiente.

Per sopravvivere e preservarsi ci sono luoghi che stanno chiudendo l’accesso ai turisti e ilsole24ore.com ne ha individuati sei.

Immondizia sull'Everest
Innanzitutto c’è l’Everest, per il quale il governo cinese ha bloccato l’accesso al campo base a chiunque non abbia un permesso speciale a causa dell’eccessivo accumulo di immondizia.

In Indonesia, invece, a chiudere le porte dal prossimo anno sarà l’isola di Komodo, che per almeno 12 mesi sarà interdetta ai visitatori. Una misura necessaria per conservare e ripopolare la colonia dei famosi draghi e del resto della fauna locale.

Sempre in Asia, in Thailandia la Maya Bay, la spiaggia resa celebre da Di Caprio nel film ‘The Beach’ rimarrà chiusa fino al 2021 per salvaguardare la barriere corallina dall’innazamento delle temperature e dall’assalto dei turisti.

Inaccessibile da aprile a ottobre del 2018 è stata anche l’isola di Boracay, nelle Filippine, talmente compromessa da necessitare di una bonifica, dopo la quale l’accesso è limitato ed è proibito fare feste, fumare o bere sulle sue spiagge.

Islanda e Danimarca, i siti a rischio
Rientrando in Europa a rischio in Islanda è il Fjadrargljufur Canyon, che ha acquistato troppa popolarità per essere stato usato da Justin Bieber in un suo video, tanto da essere stato proibito ai visitatori per tre mesi lo scorso marzo.

In Danimarca, invece, 11 siti delle Isole Faroe sono stati chiusi per manutenzione da un team di escursionisti volontari che hanno sistemato sentieri e protetto i pascoli con recinzioni per salvaguardarli dall'aumento costante di visitatori: più 10% nell'ultimo periodo.