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 ITALIA - ITALIA - Pillola del giorno dopo. Cnb: si' a obiezione di coscienza dei farmacisti
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25 febbraio 2011 15:24
 
Si' alla possibilita' per i farmacisti di esercitare l'obiezione di coscienza per non vendere la pillola del giorno dopo, ma va al contempo garantito il diritto della donna ad ottenere il farmaco richiesto. E' la posizione espressa dal Comitato nazionale di bioetica (Cnb) in un parere sull'argomento votato nella seduta svoltasi oggi.
Si tratta di una risposta, spiega il vicepresidente del Cnb Lorenzo D'Avack, 'sollecitata dalla deputata dell'Udc Luisa Santolini, in merito all'obiezione di coscienza che puo' essere invocata dai farmacisti per non vendere prodotti farmaceutici per i quali non si puo' escludere la possibilita' di un meccanismo di azione che porti all'eliminazione dell'embrione', sia pure non ancora annidato nell'utero materno.
Nel parere, ha sottolineato D'Avack, 'non e' stata raggiunta una unanimita' di opinioni, tuttavia e' emersa una maggioranza a favore dell'obiezione di coscienza per i farmacisti'.
I membri del Cnb si sono invece espressi all'unanimita' nel sollecitare, nell'ipotesi in cui il Legislatore dovesse riconoscere la possibilita' di obiezione di coscienza per tale categoria, la previsione di un sistema organizzativo che consenta comunque alla donna che ne faccia richiesta di ottenere la pillola del giorno dopo. E' cioe' 'indispensabile - ha affermato D'Avack - che lo Stato preveda degli strumenti che consentano sempre e comunque alla donna di poter realizzare la propria richiesta farmacologica, perche' la donna non riceva appunto un danno dal diritto di obiezione di coscienza eventualmente riconosciuto ai farmacisti'.
"Siamo preoccupati". L'obiezione di coscienza dei farmacisti sulla contraccezione d'emergenza "potrebbe complicare ulteriormente le cose, portando a un aumento delle gravidanze indesiderate. Un timore tanto piu' fondato considerando che i casi di gravidanze inattese sono aumentate nella fascia d'eta' 14-16 anni". A lanciare l'allarme e' Nicola Surico, presidente della Societa' italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo).
Quella del Cnb "mi sembra una scelta un po' integralista, soprattutto considerando che - spiega il ginecologo - la pillola del giorno dopo e' un contraccettivo, seppur d'emergenza, ma non un farmaco abortivo". In altre parole, la 'Plane B' "agisce non quando c'e' stato l'impianto nell'ovulo ma precedentemente, inibendo la motilita' degli spermatozoi e rendendo la cervice piu' densa, dunque impenetrabile".
"Mi sembra un po' eccessivo - prosegue il presidente della Sigo - prevedere l'obiezione di coscienza per un farmaco di questo tipo.
Non nascondiamo la preoccupazione per le ripercussioni che quest'apertura potrebbe avere" per le mamme-bambine italiane.
'Le farmacie sono esercizi pubblici, basta con le follie proibizionistiche'. E' l'appello di Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, della senatrice radicale Donatella Poretti e dell'avvocato Filomena Gallo, presidente Associazione Amica Cicogna e vicesegretaria dell'Associazione Luca Coscioni.
Per Cappato, 'Questo e' l'ennesimo atto del 'Comitato dello Stato Bioetico' costretto ad acrobazie semantiche e imposture ideologiche per dare copertura etica alle follie proibizioniste emanate nelle stanze del potere del Vaticano'.
'Le farmacie - osserva Poretti - sono dei pubblici esercizi e dei presidi del Sistema Sanitario Nazionale che non possono negare la dispensazione di un farmaco, tanto piu' con ricetta medica. Se i farmacisti decidessero di rinunciare a tutti i privilegi e accettassero la liberalizzazione, allora potrebbero tranquillamente, in un libero mercato, aprire farmacie cattoliche o di altro genere e decidere di non vendere prodotti a loro sgraditi'. E per Filomena Gallo, 'E' illegale rifiutare la distribuzione di un farmaco a seguito di prescrizione. I farmacisti dovranno assumersi le loro responsabilita' perche' nessuna legge prevede l'obiezione di coscienza nel caso specifico. Si stanno cercando ulteriori ostacoli alla libera scelta dell'aborto, che ora e' possibile effettuare con metodi meno invasivi'.
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