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 ITALIA - ITALIA - Responsabilita' civile magistrati. Approvata la legge
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25 febbraio 2015 9:51
 
Chi ha subito un danno dalla giustizia potra' chiedere i danni allo Stato, che ha l'obbligo di rivalersi sul magistrato. Con il si' della Camera, la disciplina della responsabilita' civile delle toghe e' legge. Questi i punti principali del provvedimento:
- responsabilita' indiretta. Resta fermo il principio per cui e' lo Stato che risarcisce direttamente i danni della 'malagiustizia' potendo solo in seconda battuta rifarsi sul magistrato. Il cittadino che ha patito un danno ingiusto, in altri termini, potra' esercitare l'azione risarcitoria esclusivamente nei confronti dello Stato.
- Obbligo di rivalsa. L'azione di rivalsa dello Stato diventa obbligatoria. Il risarcimento al magistrato dovra' essere chiesto entro due anni dalla sentenza di condanna nel caso di diniego di giustizia o quando la violazione e' stata determinata da dolo o negligenza inescusabile. Quanto all'entita' della rivalsa, cresce la soglia attualmente fissata a un terzo: il magistrato rispondera' ora con lo stipendio netto annuo fino alla meta'. Se vi e' dolo, l'azione risarcitoria e' pero' totale.
- Soppressione del 'filtro'. Niente piu' controlli preliminari di ammissibilita' della domanda di risarcimento contro lo Stato. L'attivita' di 'filtro' (verifica dei presupposti e valutazione di manifesta infondatezza) oggi affidata al tribunale distrettuale e' cancellata.
- Confini della colpa grave. Si ridefiniscono e integrano le ipotesi di colpa grave. Oltre che per l'affermazione di un fatto inesistente o la negazione di un fatto esistente, scattera' la colpa grave in caso di violazione manifesta della legge e del diritto comunitario e in caso di travisamento del fatto o delle prove. Colpa grave sara' anche l'emissione di un provvedimento cautelare personale o reale al di fuori dei casi consentiti dalla legge o senza motivazione.
- Travisamento fatto o prove. I lavori parlamentari, richiamandosi a un'interpretazione costituzionalmente orientata della norma, hanno chiarito come il 'travisamento' rilevante ai fini della responsabilita' civile del magistrato sia unicamente quello macroscopico ed evidente, tale da non richiedere alcun approfondimento di carattere interpretativo o valutativo.
- Clausola salvaguardia. Viene ridelineata la portata della 'clausola di salvaguardia': pur confermando che il magistrato non e' chiamato a rispondere dell'attivita' di interpretazione della legge e di valutazione del fatto e delle prove, si escludono espressamente da tale ambito di irresponsabilita' i casi di dolo, di colpa grave e violazione manifesta della legge e del diritto della Ue.
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