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 U.E. - U.E. - L’UE non raggiungerà entro il 2030 gli obiettivi di limitazione del rumore che si era data
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21 novembre 2022 10:39
 
Nell’Unione europea (UE) circa 18 milioni di persone soffrono di disturbi a lungo termine dovuti al rumore dei trasporti. L’azione della Commissione europea per l’inquinamento zero mira a ridurre del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2017, il numero di persone affette da disturbi cronici dovuti al rumore dei trasporti.

Secondo la valutazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), il raggiungimento di questo obiettivo è improbabile senza ulteriori modifiche normative o legislative, principalmente a causa della difficoltà di ridurre il gran numero di persone esposte al rumore del traffico stradale.
Secondo il documento dell’EEA, anche se le misure di riduzione dell’inquinamento acustico attualmente a disposizione delle autorità locali venissero attuate ad un livello elevato, ciò ridurrebbe soltanto il numero di persone fortemente infastidite dal rumore dei trasporti di circa il 19% entro il 2030. Alcuni esempi di misure incluse in questo scenario ottimistico includono la riduzione dei limiti di velocità sulle strade urbane, un’elettrificazione del 50% del parco veicoli stradali, la manutenzione ferroviaria, aerei più silenziosi e coprifuoco notturni per aerei.
Gli scenari non prendono in considerazione modifiche legislative o normative a livello dell’UE in quanto tali modifiche richiederebbero molto tempo per essere sviluppate e attuate.
Lo scenario meno ambizioso considera una serie di misure più modeste, come la conformità con l’attuale normativa comunitaria in materia di rumore per i veicoli a motore, un’elettrificazione del 25% del parco veicoli stradali e migliori procedure di atterraggio e decollo per gli aeromobili. Questo scenario prevede che il numero di persone colpite dal rumore aumenterà del 3%, principalmente a causa di un previsto aumento del trasporto stradale, ferroviario e aereo.

Per ottenere maggiori progressi nella riduzione del l’inquinamento acustico, sono necessari maggiori sforzi per affrontare il problema del rumore proveniente dal trasporto stradale, afferma il documento dell’EEA.
Per raggiungere l’obiettivo del piano d’azione per l’inquinamento zero, le misure dovrebbero riguardare non solo le aree con problemi di rumore acuto, ma anche quelle in cui i livelli di rumore sono più moderati. Una combinazione di misure, tra cui norme nuove o più rigorose in materia di rumore per il trasporto stradale, una migliore pianificazione urbana e dei trasporti, nonché riduzioni significative del traffico stradale nelle città, potrebbe aprire la strada al raggiungimento dell’obiettivo.

Il documento dell’EEA comprende anche cinque studi di casi sulla riduzione del l’inquinamento acustico causato dai trasporti a Berlino (progettazione stradale), Madrid e Firenze (asfalto a basso rumore e barriere antirumore), Monza (zone a basse emissioni), Svizzera (freni ferroviari più silenziosi) e Zurigo (limiti di velocità).

(Ambientenonsolo.com del 15/11/2022)

 
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