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 ITALIA - ITALIA - Italia. Approvata definitivamente la legge sulla fecondazione assistita, no alla ricerca scientifica
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Articolo di Donatella Poretti
19 febbraio 2004 19:18
 
Il 10 febbraio l'aula di Montecitorio ha definitivamente approvato la legge sulla procreazione assistita. Il voto e' stato a scrutinio segreto -su richiesta dei Ds-, dopo cinque ore di dibattito. I si' sono stati 277, i no 222, 3 gli astenuti. La legge, il cui testo era stato modificato l'11 dicembre in Senato, ha avuto il via libera grazie al si' di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Udeur e Lega. Si sono invece opposti i Ds, il Prc, i Verdi, il Pdci, lo Sdi, il Nuovo Psi ed il Pri. Si e', invece, espressa in modo non uniforme la Margherita, che aveva lasciato liberta' di coscienza ai suoi deputati, ma anche nella Cdl sono stati diversi i voti 'di coscienza': malgrado la votazione finale si sia svolta a scrutinio segreto, hanno infatti dichiarato di votare contro il provvedimento il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi, l'intero gruppo del Nuovo Psi ed il repubblicano Giorgio La Malfa.

In sintesi le regole che dovra' rispettare chi vorra' ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita:
sara' consentita solo per risolvere problemi di sterilita' o infertilita' e solo se non ci sono altri metodi terapeutici efficaci; sterilita' e infertilita' dovranno essere documentate e certificate dal medico; il testo vieta il ricorso alla fecondazione eterologa, cioe' con seme di persona estranea alla coppia; vi potranno ricorrere cosi' coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in eta' potenzialmente fertile ed entrambe viventi; i bambini che nasceranno dall'applicazione di queste tecniche saranno figli legittimi della coppia o acquisiranno lo status di figli riconosciuti della madre o della coppia stessa; la coppia dovra' essere accuratamente e costantemente informata sulle tecniche e sulle varie fasi della loro applicazione, in modo da consentire una scelta consapevole. Una volta che l'ovulo e' fecondato deve essere impiantato entro sette giorni e non e' possibile alcun ripensamento. Unica eccezione per motivi di ordine medico-sanitario accertati dal medico che deve presentare per iscritto la motivazione; sono vietate la ricerca con gli embrioni e la clonazione umana. Ricerca clinica e sperimentazione sull'embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E' vietata anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell'embrione; e' possibile produrre non piu' di tre embrioni per volta, ovvero il numero necessario ad un unico e contemporaneo impianto; e' prevista l'adottabilita' degli embrioni congelati di cui non si conoscano i genitori biologici o dei quali non sia stato chiesto l'impianto da almeno tre anni; la crioconservazione e' consentita solo quando il trasferimento nell'utero degli embrioni non risulti possibile per gravi e documentati problemi di salute della donna che non erano prevedibili. Gli embrioni possono rimanere congelati fino alla data del trasferimento, da realizzare non appena possibile.
Gli interventi di procreazione potranno essere eseguiti solo in strutture pubbliche o private autorizzate dalle Regioni e iscritte in un apposito registro che verra' istituito presso l'Istituto Superiore di Sanita'; i centri dovranno rispondere a requisiti che saranno determinati con un apposito Dpr. Sono previste una serie di sanzioni amministrative, civili e penali rapportate alla gravita' delle violazioni delle disposizioni della legge: chi utilizza gameti estranei alla coppia rischia una multa che va da 300.000 a 600.000 euro; tra i 200.000 e i 400.000 euro saranno pagati a chi applica la fecondazione medicalmente assistita a un single, una minorenne, a copie dello stesso sesso. Se non viene raccolto il consenso nei modi previsti dalla legge le multe vanno da 5.000 a 50.000 euro; se la struttura non e' autorizzata la sanzione puo' arrivare a 300.000 euro. Per il commercio di embrioni o gameti e' prevista la reclusione da 3 mesi a 2 anni e multe da 600.000 a un milione di euro, per tentativi di clonazione si rischia la reclusione da 10 a 20 anni e la multa da 600.000 a un milione di euro.

Una legge tutta riassunta nel primo articolo: "Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilita' o dalla infertilita' umana e' consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalita' previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito". Nei diritti del concepito -che poi comunque non viene mai definito- c'e' la chiave di chi l'ha sostenuta e di chi l'ha contrastata. Pari diritti rispetto anche alla madre? Sicuramente maggiori rispetto a quei malati che confidavano nella ricerca sugli embrioni sovrannumerari.


La legge "fortemente voluta da Forza Italia e dagli altri gruppi della Cdl, si ispira a valori etici e principi costituzionali che salvaguardano il bene comune e quello dei singoli prescindendo da interessi di parte", afferma, a commento del voto, il responsabile dei rapporti con le istituzioni di Forza Italia, Angelo Sanza. "Ogni ulteriore ritardo nel definire con chiarezza limiti e divieti che vanno rispettati avrebbe significato assumersi gravemente la responsabilita' morale dei tanti abusi che il vuoto legislativo consentiva a discapito degli autentici interessi della famiglia, delle coppie e di coloro che vengono concepiti in una provetta di laboratorio". "La scelta che abbiamo compiuto non ha nulla a che vedere con una visione rigidamente confessionale della questione ed ha cercato invece, per quanto possibile, un'intesa piu' ampia sulla base di ragioni ispirate a criteri di ragionevolezza, di buon senso, come pure a valori etici naturali".

"Non c'e' e non c'e' mai stata, ne' poteva mai esserci, disciplina o vincolo di partito sulla fecondazione -ha dichiarato il presidente della Margherita, Francesco Rutelli-. Alcune incomprensioni sono state frutto di un fraintedimento in passato. Io voto con convinzione la legge e sono determinato. Ma rispetto il dissenso. E riconosco che alcune delle correzioni proposte anche da Fassino in aula possono essere ragionevoli". "Voto convintamente questa legge perche' comunque pone fine ad un inaccettabile far west su una questione non e' piu' possibile non regolare. Ma riconosco in alcune obiezioni posizioni discutibili e non censurabili". Rutelli resta comunque "convinto che e' un bene che l'Italia abbia finalmente una normativa su questa materia e che dia anche l'esempio in Europa, alla luce dell'esperienza, mettendo l'accento sul principio di precauzione, piuttosto che su un'idea di liberalizzazione indiscriminata. Poi l'esperienza ci dira' se e come introdurre modifiche e aggiustamenti".

"Una vittoria del concepimento "naturale" della vita nell'ambito di una coppia", commenta cosi' la legge sulla fecondazione artificiale, il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, sottolineando la fine del Far West della provetta: "per anni abbiamo assistito a vere e proprie distorsioni della natura con nonne-mamme e uteri in affitto". Le norme sono "quanto mai necessarie ed hanno un solo ed unico scopo: la difesa del soggetto piu' debole, di colui che, pur non avendo voce, esiste e merita il rispetto dovuto a ogni essere umano".


Il segretario dei Ds, Piero Fassino, non si aspettava che uscisse un testo diverso: "era evidente che il testo sulla fecondazione assistita non sarebbe cambiato perche' si trattava soltanto di tornare a parlare della copertura finanziaria". Ma e' stato importante che si sia sviluppato un dibattito "a tutto tondo". "Le nostre buone ragioni sono state ascoltate e si e' potuto vedere l'imbarazzo di quanti nella maggioranza hanno votato a favore del provvedimento senza convinzione. Tanto che almeno trenta deputati del centrodestra non hanno votato la legge". "Se si guardano le analoghe norme degli altri Paesi europei, e' evidente che la legge approvata e' la peggiore d'Europa, piena di incongruenze e contraddizioni e lesiva dei diritti delle donne". Il primo punto citato da Fassino nel suo intervento in aula e' stato proprio l'assurdo e oscurantista divieto di ricerca con le staminali embrionali.

Per Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera dei Deputati e parlamentare di Forza Italia: "l'embrione non sarebbe nulla se non ci fosse la madre. E quindi tutto questo e' un problema che riguarda la liberta' della donna e il suo desiderio di essere madre. Il legislatore non puo' imporre la sua scelta, ne' il suo modello". "Si parla tanto di Europa e noi invece vogliamo impedire agli italiani di essere uguali ai cittadini degli altri Paesi europei che questa liberta', su questi temi, l'hanno lasciata. Quella che stiamo per votare e' una legge ingiusta e passatista".

"Io mi auguro che il presidente Ciampi non firmi questa legge che violenta la coppia e le donne", aveva detto Alessandra Mussolini, nella sua dichiarazione di voto contraria. "Obblighera' le coppie a non avere figli o averli con patologie non compatibili con la vita o che potrebbero essere curate con cellule staminali. Io mi auguro vi sia uno scatto di orgoglio dell'Italia contro una legge che porta l'Italia indietro di secoli".

"Avete voluto a tutti i costi questa legge crudele...". "L'avete voluta ottusamente contro ogni richiamo alla ragione, al buon senso, persino alla dignita' che e' dovuta a un Paese civile e laico come l'Italia. Con questo voto -dice ancora il messaggio letto nell'aula di Montecitorio al momento dell'approvazione della legge dalle donne dell'opposizione- sbattete la porta in faccia alla laicita' dello Stato, all'Europa moderna, alla liberta' della ricerca scientifica, al desiderio di maternita' e di paternita"'. "Ma soprattutto sbattete la porta in faccia alla soggettivita' ed alla liberta' delle donne. Noi, insieme alla maggioranza di questo Paese, vi diciamo no".

Grazia Labate dei Ds spiega come "ci troviamo in contrasto diretto con il diritto di liberta' della scienza protetto dalla nostra Costituzione. Il risultato e' che presto in parlamento dovremo discutere la nuova direttiva europea per l'uso scientifico degli embrioni sovrannumerari avendo regolato l'intera materia con norme retrograde. Di fatto l'Italia dovra' acquistare all'estero, da Giappone o Stati Uniti, intere partite di cellule".

Per l'europarlamentare Emma Bonino "Ci si dimentica che con questa legge si penalizzano non solo moltissime coppie, ma anche milioni di malati. La legge impedisce infatti la clonazione terapeutica, la ricerca sulle cellule staminali, sugli embrioni. Questo significa togliere speranza ai malati di diabete, di Alzheimer, di cancro... un tema su cui si batte l'associazione del radicale Luca Coscioni a cui sono aggregati 2400 scienziati italiani. Non ci arrenderemo". "L'equiparazione dell'embrione a una persona e' a-scientifico. Dal punto di vista di uno stato laico il legislatore avrebbe dovuto porsi nell'ottica di "io non lo farei ma lascio ai cittadini la liberta' di coscienza". L'obiezione attiene al singolo. Invece qualche centinaia di parlamentari ha deciso per cinquanta milioni di italiani che ora sarebbe piu' giusto chiamarli cittadini del Vaticano...".

L'approvazione della legge "sancisce il ritorno, in Italia, ad una sorta di Medioevo e all'arretramento scientifico". Cosi' Luca Coscioni che ha seguito dalle tribune del pubblico dell'Aula di Montecitorio il dibattito e il voto della legge. Arrivato in mattinata con un'ambulanza da Orvieto, prima ha tenuto una conferenza stampa, poi nel piazzale davanti a Montecitorio ha partecipato alla manifestazione che aveva indetto l'associazione che porta il suo nome e che si batte per la liberta' di ricerca scientifica.
Il presidente della Camera, l'on. Pierferdinando Casini ha salutato la sua presenza, mentre l'aula gli ha tributato un applauso.
Una legge, ha sostenuto Marco Cappato, eurodeputato della Lista Bonino e segretario dell'associazione Luca Coscioni, che "fa violenza sul corpo delle donne e proibisce la ricerca" scientifica, cosicche' "chi la vota si assume la responsabilita' del rischio di provocare altri morti", sottraendo ai malati possibilita' che potrebbero derivare, appunto, dalla ricerca scientifica.
Per Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani, questa legge "entra nelle case dove ci sono persone malate per dire loro che devono rimanere tali". Nella maggioranza, solo 20 o 30 parlamentari si sono opposti a questo provvedimento, ha aggiunto l'esponente radicale, l'opposizione e' divisa e "non abbiamo visto mezzo girotondo, ne' registi, attori o cineasti" a protestare.
"Noi lotteremo con i mezzi che abbiamo a disposizione", a cominciare da una campagna referendaria per l'abrogazione della legge. Bisognera' comunque far fronte "a ogni tipo di agguati e colpi di mano" -aveva avvertito Coscioni durante la conferenza stampa- da parte di chi tentera' di 'disinnescare' il referendum, il cui diritto costituzionale "e' stato calpestato da organi di informazione e istituzioni letteralmente fuorilegge, a partire dalla Corte Costituzionale".
"Sono trent'anni che cerco di dimostrare che questa repubblica e' erede del fascismo" ha detto da parte sua Marco Pannella. "Al posto del golpe dei generali vediamo un esercito desolante, violento, turpe di chi, essendo dipendente statale privilegiato, e' sovversivo e viene ad accusare i suoi avversari interni di fascistizzazione". Pannella si e' chiesto perche' non c'e' stato, un solo "vero dibattito" sull'appello per la liberta' della ricerca scientifica rivolto ai parlamentari da Luca Coscioni e sottoscritto da oltre 2.400 scienziati e accademici tra i quali Fernando Aiuti, Massimo Cacciari, Carlo Flamini, Margherita Hack, Umberto Tirelli, Nicola Transaglia e Gianni Vattimo.
Un appello, ha sostenuto a sua volta Rita Bernardini, tesoriere dei Radicali Italiani, che non avrebbe trovato molto spazio sugli organi di comunicazione e del quale, a giudicare dalla legge sulla pma che sta per essere approvata, deputati e senatori "non hanno tenuto alcun conto". Con questa legge, per Coscioni, "non le vite delle persone, dei deboli, di noi malati, delle coppie sterili ma gli embrioni sono sacralizzati e ad essi stanno per essere immolate la liberta' e la vita". Per il ricercatore, affetto da sclerosi laterale miotrofica, "ci troviamo nell'assurda situazione di un terreno assolutamente fertile che rischia di essere inaridito e reso sterile dalla classe politica asservita al Vaticano e da un'informazione drogata che mette sullo stesso piano, confondendoli, scienziati e fattucchieri".

Un appello agli scienziati firmatari del Manifesto per la rinascita della sanita' a schierarsi contro la nuova legge sulla fecondazione assistita arriva da Roberto Polillo, responsabile delle politiche della salute della CGIL Nazionale, secondo il quale le norme sono crudeli nei confronti delle donne ed un insulto alla scienza e agli scienziati.
"Si preferisce dare morte certa ai 25.000 embrioni congelati (come e' avvenuto in Inghilterra dove negli anni '90 gli embrioni andati perduti sono stati oltre 250.000) piuttosto che utilizzare parti di essi per dare nuova vita a linee cellulari staminali capaci di fare progredire la ricerca e dare prospettive concrete di cura a milioni di uomini attualmente incurabili". E l'impossibilita' di ottenere queste linee cellulari "le sole con capacita' rigenerativa illimitata, impedira' di partecipare alla grande sfida di riuscire a comprendere a fondo i meccanismi di differenziazione cellulare implicati nei tumori e nelle malattie degenerative". Una condizione che costringera' gli scienziati italiani a trasferirsi oltre confine. "Il declino del nostro Paese passa anche attraverso un progressivo impoverimento della ricerca biomedica, che, nell'attuale sistema/mondo basato sull'economia cognitiva, significa essere relegati nel ruolo di acquirenti senza voce di tecnologie e brevetti altrui. La comunita' scientifica nazionale deve insorgere contro questo perche' non si puo' restare inermi nel vedere consegnato il nostro paese all'oscurantismo e al dogmatismo antiscientifico".

"E' assurdo che la legge sulla fecondazione assistita escluda la possibilita' di diagnosticare la presenza di gravi malformazioni o malattie genetiche prima dell'impianto dell'embrione". E' la presa di posizione di Sergio Dompe', presidente di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie. "Il mio profondo rammarico riguarda soprattutto il rifiuto di mettere a frutto i grandi benefici per la salute conquistati grazie ai progressi della ricerca genetica. In questo modo si ricusano gli sforzi e il duro lavoro dei tanti talenti scientifici che hanno raggiunto risultati eccezionali nella diagnosi prenatale, mentre si espongono inutilmente molte donne e le loro famiglie al trauma di un aborto terapeutico, successivo all'impianto di un embrione malato". Secondo Dompe', "e' antiscientifico vietare 'per principio' il ricorso alla diagnosi di patologie sulle quali di solito si indaga, spesso su indicazione dell'Organizzazione mondiale della sanita', a tutela della salute dell'embrione e della madre, e cioe' a gravidanza iniziata. Perche' costringere a un impianto 'al buio' e a una verifica diagnostica successiva, a uno stadio piu' avanzato di sviluppo dell'embrione?".

Soddisfazione per l'approvazione della legge sulla procreazione e' stata espressa dall'associazione italiana dei medici cattolici. "Finalmente il far west e l'assoluto liberismo in un campo cosi' delicato sono stati cancellati. I cattolici, con un impegno trasversale in Parlamento hanno contribuito ad una legge che antepone i diritti del concepito, la tutela delle famiglie e il rispetto della vita ai desideri, pur legittimi delle coppie che fanno ricorso alla fecondazione assistita". "Il legislatore ha garantito in questo modo al neoconcepito di nascere nella propria famiglia naturale di conoscere l'identita' dei propri genitori e pertanto la propria identita' sia sociale sia biologica. Con questa legge si sancisce finalmente il divieto di clonazione e di sperimentazione sull'embrione fortemente lesive della dignita' umana. La legge approvata e' una legge laica, e non certo una legge cattolica, visto che per molteplici aspetti non corrisponde all'insegnamento del Magistero".

Significativo il titolo scelto dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana per l'intervento del presidente del Comitato nazionale di Bioetica Francesco D'Agostino: Fecondazione assistita. Una buona legge "laica". Significativo anche che non parli della scelta di vietare la ricerca scientifica con gli embrioni sovrannumerari.


La Societa' Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre) ha "condannato duramente" la legge 1514 sulla fecondazione assistita. Secondo gli esperti "e' una legge immorale, draconiana, deplorevole e un potenziale disastro per le donne". Ricorda che mentre in Italia si dovranno impiantare tutti e tre gli embrioni fecondati, "in molti altri Paesi si sta cercando di limitare il numero degli embrioni che si possono trasferire simultaneamente nell'utero materno al massimo di due". Il professor Arne Sunde, presidente dell'Eshre, non va per il sottile, bolla la legge come "assolutamente deplorevole" ed aggiunge che "e' immorale sottoporre le donne ad un procedimento che e' poco efficace".

Per Giuseppe Novelli, genetista di fama internazionale dell'Universita' Tor Vergata di Roma e dell'Universita' dell'Arkansas (USA), "la nuova legge introduce il principio del divieto di manipolazione degli embrioni umani. Questo significa che non e' possibile condurre nessun tipo di esperimento su questo materiale cellulare. Con il risultato che il nostro Paese continuera' a rimanere indietro rispetto ai nostri partner europei e non solo". Novelli sottolinea anche altri rischi su queste ricerche "in America, per esempio, sono state introdotte alcune limitazioni che di fatto hanno creato dei veri e propri monopoli. Mi riferisco alle poche societa' o enti di ricerca che possiedono questo prezioso materiale cellulare e che lo concedono ad altri ricercatori solo dietro certe condizioni precise. La Geron Corporation, una delle principali societa' che operano in questo settore, per esempio prima di fornire il materiale da ricerca chiede di sottoscrivere un documento in cui obbliga il destinatario delle cellule staminali a informare la stessa Geron in via preliminare dei risultati raggiunti nel corso degli esperimenti e sui quali la societa' americana conserva il diritto di sfruttamento economico. Stessa logica anche per molti istituti di ricerca come il Technion-Israel Institute of Technology di Haifa. Loro per esempio ti dicono di mandargli le tue idee e poi loro fanno in proprio gli esperimenti. Cosi' magari dall'idea di qualche "borsista" sottopagato italiano qualcuno tira fuori la cura per l'Alzheimer e brevetta pure il prodotto a suo nome".

Per uno dei pionieri della fecondazione assistita in Italia, Carlo Flamigni si tratta di una "prevaricazione" che non tutela la vita nascente. E' una "ferita inferta al Paese", ha detto. "Penso che sia una cattiveria fatta ad un'ampia popolazione di persone con delle sofferenze, sara' complicato trovare dei rimedi", ha aggiunto l'esperto. Le norme approvate in Italia sono, secondo "sgradevoli e prepotenti". La loro conseguenza, ha detto, sara' "l'arresto momentaneo del trattamento delle coppie sterili". Si vedono gia' anche degli elementi di incostituzionalita': "molti si preparano a portare gli elementi meno accettabili alla Corte Costituzionale", e nello stesso tempo c'e' "chi e' propenso a chiedere il parere dei cittadini con un referendum". Precisando di non avere intenzione di prendere parte a queste iniziative, Flamigni ha osservato che "ci vorra' un periodo di ripensamento complessivo". Tra i suoi difetti, poi, la legge e' anche "piena di passerelle". Una delle piu' eclatanti, secondo l'esperto, e' l'obbligo per la donna di ricevere l'embrione anche se anormale. "La legge prevede questo, ma nello stesso tempo non prevede alcuna punizione per chi infrange questa regola, che non viene quindi trattata come una norma giuridica", ha rilevato. L'altra passerella riguarda la possibilita' di congelare gli zigoti. "Molti -ha rilevato Flamigni- pensano che possa essere quindi possibile. Ma sostanzialmente equivale a congelare l'embrione: si avrebbero gli stessi effetti, ma sarebbe un insuccesso per la morale cattolica".

Altrettanto duro il giudizio del direttore del Centro di Biologia e Medicina della riproduzione dello European Hospital di Roma, Ermanno Greco: "E' una legge disastrosa sotto il profilo scientifico e giuridico". Dal punto di vista scientifico, ha rilevato, "lo spirito della legge limita sostanzialmente l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita". Si puo' infatti accedere alla fecondazione artificiale soltanto dopo ripetuti tentativi fatti con altre tecniche. La situazione non e' migliore per chi riesce ad avere accesso: "La legge rende molto piu' difficile avere una buona percentuale di successo a scapito della salute della donna, che viene esposta a rischi maggiori, a trattamenti ripetuti e al rischio di gravidanze multiple, trigemellari". Nonostante tutto, pero', Greco si dice "speranzoso" nel regolamento attuativo. "C'e' ancora la possibilita' di porre limite per rendere la legge accettabile" e la chiave e' il concetto di embrione. La legge, insomma, lascerebbe la porta aperta alla possibilita' di congelare gli ovociti fecondati. "Speriamo che i politici siano cosi' intelligenti da far passare il congelamento degli ovociti". Cio' rappresenterebbe un vantaggio per la salute della donna e nello stesso tempo metterebbe la legge al riparto dall'accusa di incostituzionalita'. Il trasferimento obbligatorio degli embrioni equivale infatti ad un trattamento sanitario obbligatorio.

Critica verso la legge e' anche la biologa Adina Massacesi, tra i fondatori della Societa' italiana di embriologia, riproduzione e ricerca (SIERR): "Adesso si trattera' di capire come potremo lavorare". Si tratta infatti, ha rilevato, di "una legge poco chiara, con molti punti dubbi", tanto che alcune societa' scientifiche si stanno muovendo per chiedere chiarimenti. "Penso che se si riuscira' ad avere la possibilita' di congelare gli ovociti fertilizzati potremo avere dei vantaggi per le pazienti", che dovrebbero essere cosi' sottoposte a un numero minore di cicli di stimolazione. Si alzano gia' le prime voci secondo cui questa tecnica sarebbe sperimentale, ha detto ancora, "ma le cose non stanno affatto cosi'. Io stessa la pratico da dieci anni, ottenendo risultati soddisfacenti e una buona percentuale di sopravvivenza".

La strada referendaria

I radicali stanno studiando la possibilita' di rivolgersi direttamente al Paese attraverso lo strumento referendario, verificandola praticabilita' dello strumento. Anche grazie alla stretta collaborazione con il senatore repubblicano (ma eletto in Forza Italia) Antonio Del Pennino stanno coagulando un eterogeneo comitato promotore formato da associazioni (Madre Provetta,Cerco un Bimbo, Associazione Talassemici), direttori di giornali (Arturo Diaconale de L'opinione e Antonio Polito de Il Riformista) e diversi parlamentari: Luigi Malabarba (Rifondazione); Maura Cossutta (Comunisti Italiani); Francesco Carella e Loredana De Petris (Verdi); Enrico Morando, Claudio Petruccioli, Cesare Salvi e Massimo Villone (Ds); Cinzia Dato e Natale D'Amico (Margherita); Chiara Moroni (Nuovo Psi); Francesco Nucara (Pri); Alfredo Biondi, Niccolo' Ghedini e Lino Jannuzzi (Forza Italia). Sono tre i quesiti studiati in queste settimane dai 'tecnici' Emilio Colombo e Federico Fischer. Il primo punta ad abrogare le norme che finalizzano il ricorso alla pma alla soluzione di problemi riproduttivi derivanti dalla sterilita' o dalla infertilita' (escludendo cosi' le coppie feconde ma portatrici di malattie trasmissibili per via ereditaria) e che vietano alla donna di rifiutare l'impianto in utero dell'ovulo fecondato, la diagnosi pre-impianti e la creazione di piu' di tre embrioni (prevedendo peraltro l'obbligo di utilizzarli tutti per un unico e contemporaneo impianto). Il secondo si propone di abolire le norme che vietano la fecondazione eterologa, cioe' con il ricorso a gameti estranei alla coppia. Il terzo riguarda la ricerca scientifica e ha lo scopo di consentire la clonazione terapeutica cosi' come l'utilizzo degli embrioni soprannumerari.
Il segretario Daniele Capezzone spiega che un unico referendum che chiedesse l'abrogazione tout court della legge "ci esporrebbe all'accusa strumentale di volere un 'far west legislativo' in materia e rischierebbe di essere bocciato dalla Corte costituzionale in quanto l'articolato contiene espliciti riferimenti ad alcune convenzioni internazionali. Per questo pensiamo che con tre distinti quesiti potremmo invece meglio colpire le parti piu' illiberali della legge, provando a scansare -per quanto possibile- la giurisprudenza fantasiosa che la Consulta ha sviluppato in questi decenni allo scopo di assassinare il diritto costituzionale al referendum".
Nulla comunque e' stato ancora deciso. "Non siamo dei velleitari" precisa Capezzone. "Sappiamo bene che -allo stato attuale- l'assenza di risorse finanziarie, la sostanziale illegalita' del sistema dell'informazione e l'attacco pluridecennale allo stesso istituto referendario condannerebbero una simile iniziativa a sicuro fallimento. Oltretutto ci mancano tuttora solide certezze sul piano degli autenticatori e delle forze militanti da impegnare nei tre lunghi mesi di raccolta delle firme. Si tratta percio' di capire se nei prossimi cinquanta giorni riusciremo a creare le condizioni per rovesciare in positivo la situazione. A fine marzo convocheremo una grande convention riformatrice e solo allora decideremo il da farsi".
A dire di non sentirsela e' Emma Bonino, che spiega come "non ci sono i presupposti. Se davvero esiste un fronte laico capace di opporsi all'obbrobrio oscurantista approvato dal Parlamento sulla fecondazione assistita cominci qualche altro partito a raccogliere le firme, noi radicali saremo della partita, come sempre. Non da soli pero'".


"Il Parlamento con una decisione che va rispettata perche' ha investito le coscienze dei singoli parlamentari, si e' assunto coraggiosamente la responsabilita' di legiferare su un tema cosi' delicato, sul quale il paese da tempo attendeva una risposta da parte del legislatore", ha detto il presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini.

E' infatti dall'ottava legislatura (1979-1983) che il Parlamento italiano si e' occupato di progetti di legge in materia di fecondazione medicalmente assistita. In questa legislatura, il nuovo iter e' cominciato nell'ottobre 2001, quando la procreazione assistita e' entrata nel calendario dei lavori della Commissione Affari sociali della Camera. A questo indirizzo Internet si puo' ripercorrere tutto il cammino della legge: clicca qui

Una panoramica delle leggi degli altri Paesi europei sulla procreazione assistita.
- AUSTRIA: e' ammessa sia la fecondazione artificiale tra coppie sposate o conviventi sia quella eterologa, ma non per le donne sole. Non sono consentiti l'inseminazione post mortem e l'utero in affitto. E' inoltre ammesso l'accesso ai dati del donatore.
- GERMANIA: la legge del 1990 ammette l'inseminazione omologa e eterologa solo per le coppie sposate. La fecondazione in vitro e' ammessa solo se omologa. L'articolo uno della legge vieta di trasferire nel corpo di una donna piu' di tre embrioni per un ciclo di inseminazione. Non sono ammessi l'inseminazione post mortem e l'utero in affitto.
- GRAN BRETAGNA: la legge del 1990 consente sia l'inseminazione omologa che eterologa a coppie sposate o conviventi e a donne singole. La legge del 1990 ammette l'utero in affitto, purche' non ci sia passaggio di denaro. Gli embrioni congelati possono essere utilizzati solo se entrambi i potenziali genitori sono d'accordo. Due e' il numero massimo di embrioni che si possono trasferire durante la fecondazione IVF eccetto per casi eccezionali.
- SPAGNA: l'accesso all'inseminazione artificiale, sia omologa che eterologa, e' consentita alle coppie sposate, conviventi, nonche' singole purche' vi acconsentano in modo libero e cosciente. E' possibile l'uso scientifico degli embrioni ma i genitori dovranno autorizzare per iscritto questo uso. La prima legge che regola la materia e' del 1988.
- SVEZIA: e' ammessa l'inseminazione omologa e eterologa per le coppie sposate o conviventi ma e' vietato il ricorso al seme di donatori anonimi. Non e' ammessa per la donna sola. La fecondazione in vitro e' ammessa solo con il seme della coppia, che deve essere sposata o convivente. Non e' ammesso l'utero in affitto.
- FRANCIA: la legge del 1994 stabilisce che solo le coppie sposate o conviventi da almeno due anni possono accedere all'inseminazione artificiale. Non e' ammesso l'utero in affitto. I componenti la coppia inoltre devono essere entrambi in vita. E' ammessa l'inseminazione artificale con donatore solo quando la procreazione assistita all'interno della coppia non abbia avuto successo. L'attuale governo di centrodestra e' ripartito da quella legge proponendo numerose modifiche. Le coppie, ad esempio, potranno scegliere autonomamente se distruggere gli embrioni in sovrannumero, se destinarli alla ricerca a scopo terapeutico oppure se donarli a un'altra coppia sterile. Dal progetto di legge resta rigorosamente esclusa la clonazione, sia a scopo riproduttivo, sia a scopo terapeutico.
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