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Stati Uniti d'Europa. Brexit: che disastro
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Articolo di Primo Mastrantoni
15 gennaio 2019 13:29
 
  Un tempo era l'Impero Britannico, esteso dalle Americhe all'Australia, dall'Egitto al Sud Africa, dall'India all'Irlanda. Parafrasando una celebre frase, sull'Impero Britannico non tramontava mai il sole, perché in ogni momento il sole splendeva su uno dei suoi territori.

Oggi, grazie all'incapacità e miopia politica dei suoi governanti, il Regno Unito rischia di impoverirsi e di lacerarsi, viste le rivendicazioni autonomiste di Scozia e Irlanda del Nord.

Iniziò il premier David Cameron che, sfidando le forze antieuropee, presenti nel Regno Unito, fece l'errore di scendere sul loro terreno conflittuale, indicendo il referendum consultivo sull'appartenenza o meno all'Unione europea. Anche se di poco, il referendum fu vinto da chi voleva uscire.
Brexit, dunque.

Sono passati due anni e mezzo dal referendum e l'attuale premier Theresa May cerca una uscita dignitosa dall'Unione europea. Oggi la Camera dei Comuni dovrebbe decidere se accettare l'accordo con la Ue. Una uscita netta del Regno Unito dalla Ue avrebbe conseguenze catastrofiche per la sua economia e per i rapporti istituzionali interni. Il Regno Unito, infatti, si dovrebbe confrontare con colossi economici quali gli Stati Uniti d'America, l'Unione europea e la Cina e dovrebbe affrontare le istanze separatiste di Scozia e Irlanda del Nord.

Alla memoria ci sovvengono le istanze sovraniste di alcune forze politiche nostrane. Sembra che non solo la storia ma neanche la cronaca induca ad apprendere la lezione.
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