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Stati Uniti d’Europa. Conferenza sul Futuro dell’Europa. Come funziona e come partecipare
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Articolo di Redazione
22 aprile 2021 9:09
 
E’ un progetto che dovrebbe partire dal 9 maggio del 2021 e durare fino alla primavera del 2022.

A cosa serve?
Un dibattito pubblico dove i cittadini europei diranno la loro su cosa dovrebbe fare l’Ue in futuro: temi da approfondire, proposte da tramutare in leggi, come cambiare le istituzioni, e anche come dovrebbe essere l’Unione dei prossimi anni.
Da parte delle Autorità (Parlamento, Consiglio, Commissione) c’è impegno “ad ascoltare gli europei e a dare seguito alle raccomandazioni fatte dalla conferenza”. C’è anche una Carta dei principi da rispettare.
La conferenza sarà su proposte fattibili, pragmatiche nell’ambito dei temi scelti per la stessa:
- cambiamenti climatici,
- equità sociale,
- economia,
- occupazione,
- trasformazione digitale,
- ruolo dell'UE nel mondo,
- stato di diritto,
- rafforzamento dei processi democratici dell'Unione,
-migrazione,
- cultura/sport.
- “Altre idee”.

Il 19 aprile è stata pubblicata la piattaforma digitale multilingue in cui i singoli cittadini, associazioni, governi, regioni, province e comuni potranno organizzare eventi e discutere. Grazie ad un team di moderatori, contributi ed esiti saranno raccolti, analizzati, monitorati e pubblicamente disponibili.
Le raccomandazioni, scelte in base alla concretezza, saranno poi discusse in una speciale Sessione plenaria della Conferenza, raggruppate per temi.
La Sessione plenaria della Conferenza sarà composta da rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea con l’aggiunta di membri dei Parlamenti nazionali e dei cittadini. Per questi ultimi sono previsti dei “Panel europei di cittadini”, organizzati bilanciando origine geografica, genere, età, contesto socioeconomico e/o livello d'istruzione.
 
Come funziona la piattaforma
Chiunque può partecipare. Dal presidente del Consiglio o di una Regione, al singolo cittadino. Tre i modi principali per interagire:
A - esprimere le proprie opinioni o appoggiare e commentare altre idee;
B - partecipare a eventi già organizzati;
C - organizzare propri eventi.
 
Oggi la piattaforma supporta solo 24 lingue, e non ci sono quelle di alcune minoranze linguistiche, che potranno essere aggiunte su richiesta dei governi nazionali, che dovranno economicamente farsi carico di questi costi.
Ci sono diversi rischi:
- una grande pompatura mediatica e che poi, alla fine, partecipino solo gli addetti ai lavori;
- le proposte poi non vengono discusse dalle istituzioni europee perché troppo destabilizzanti per lo status quo. L’esistenza di una Carta della Conferenza non ha impedito per esempio a Fidesz, il partito sovranista ungherese di Viktor Orbàn di organizzare un evento sui valori cristiani nell’Unione, con sponsor il “Political Network for Values”, associazione contro aborto e matrimonio gay… che non è proprio quanto affermato dal Parlamento europeo che, nell’ultima sessione plenaria, ha dichiarato che l’Ue è un luogo dove chiunque deve sentirsi libero a prescindere dal proprio orientamento sessuale.

(grazie ad Europea/Linkiesta)
 
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