Nei giorni scorsi si è tenuto il Consiglio europeo, formato dai capi di Stato e di Governo della Ue, dove si è discusso di problemi sanitari, con particolare riferimento alla pandemia da Coronavirus. Si è cercato di individuare criteri di intervento, omogenei per tutti i Paesi. Ha preso la parola il premier ungherese, Viktor Orban, che ha chiesto una risposta immediata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sui tempi di disponibilità del vaccino. Ovviamente, nessuno lo sa, ma la domanda serve ad addossare alla Commissione europea le responsabilità dei tempi lunghi di ricerca. Propaganda, insomma, buona per uso interno e per individuare il "nemico esterno".

Dall'altro capo dell'Atlantico, giunge la notizia che il presidente americano, Donal Trump, affetto da Coronavirus, si è fatto un giro in macchina, per salutare i suoi sostenitori che si trattenevano fuori dall'ospedale dove è ricoverato. Propaganda, insomma, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo mese. Ricordiamo l'attività di Trump nel minimizzare l'emergenza virale, in contrapposizione all'immunologo Antony Fauci che aveva previsto l'evolversi della pandemia.

L'ultima viaggia sui cosiddetti "social". A una persona morta per affogamento, è stato fatto il test per il Coronavirus, come dovuto, anche per fini statistici. La bufala propagata è che il morto per affogamento sarà conteggiato dalle Autorità come morto per Coronavirus. Non è così, ovviamente, ma fa parte delle teorie complottiste che girano sui vari canali sociali ad uso e consumo dei creduloni di turno. 
Chi racconta bufale è un pericolo per tutti.

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